Luoghi comuni del calcio (reprise)

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Luoghi comuni del calcio (reprise)

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Pubblicato da Principe Myskin in Commenti a ruota libera · 14 Novembre 2021
“Ho già giocato così alle Olimpiadi di Tobruk”.
(was Luoghi comuni del calcio)
di Principe Myskin
Questo pezzo, lunghissimo e ipnotico, ha un’origine simile a “La cantatrice calva” di Eugene Ionesco. Lui ne scrisse tutto il primo atto, manifesto del non sense, per la noia di un corso di lingua, che lo costringeva a ripetere all’infinito sequenze di frasi stolide.
Io lo ho scritto dopo decenni di calcio in TV: un collage demente delle frasi fatte dello sport più bello del mondo (e te pareva).
Abbiamo sguinzagliato i nostri osservatori: è un giocatore che seguivamo da tempo, la loro relazione è stata pienamente positiva e lo abbiamo strappato alla Pontremolese. Abile a spizzare la palla e a fare sportellate con i difensori avversari per far salire la squadra, è dotato di grandi mezzi atletici, ha settepolmoni, è tripallico. È uno che rende al meglio se a fianco di un brevilineo, di quelli che danno del Tu al pallone, un atipico dal dribbling ubriacante, un funambolo che nasconde la palla, uno specialista dei calci piazzati, e se a centrocampo ci sono abbastanza fisicità, chili e centimetri, un giocatore che fa legna, dei portatori d’acqua che cantano e portano la croce, un jolly di centrocampo, e un terzino con il vizio del goal, uno dei quinti che rende meglio a tre, a quattro, a radice di sei.
E' un sudamericano atipico, un tedesco coi piedi brasiliani, tecnicamente un mostro, fisicamente un extraterrestre, sarebbe stato un campione in qualsiasi sport, è nato per giocare a calcio, si vede che è brasiliano anche se sta in porta, è cresciuto in una favela, palleggiava coi limoni, con gli stracci, con le lattine, con i gattini appena nati, scartava i cani, le capre abissine, nei campi infangati di periferia, tra le mine della guerra, ha negli occhi la povertà della sua terra, è cresciuto all'oratorio, nelle giovanili della Vigotermolese, alla scuola di Gino Pellegatti, è della nidiata di Fassini, è nella scuderia di Pino Càgnola, ha fatto la gavetta, è un predestinato, scuola Juve, stile Juve, scuola Milan, stile Milan, mentalità vincente, i tedeschi non mollano mai, perfida Albione.
Dove mi trovo meglio? Non ho problemi: giocavo a 4 nella difesa dell’Atletico Popolizio con mister Matranga. Mi trovo bene in qualsiasi schema, il mister conosce le mie esigenze, devo parlarne con il mio procuratore, mi sono ambientato benissimo, è un problema di ambientamento, parlano la stessa lingua, non parla ancora la nostra lingua, si intendono benissimo, manca l’amalgama, il ragazzo è disorientato, si è inserito benissimo, sono ragazzi sani, sono cose di campo, lo spogliatoio è unito, c’è una talpa, un corvo, lo appenderei al muro.
Goal sbagliato goal subito, è in corso la Var review, on field review, silent check, body check, travellers’ cheque, il Var ha snaturato il calcio, la tecnologia è il futuro di questo sport, i giocatori richiamano l’attenzione dell’arbitro, il guardialinee ha la bandierina alzata, l’arbitro indica il dischetto, il centrocampo, la luna e tutti guardano il dito! aveva il braccio largo, il braccio rasente il corpo, il braccio aumentava il volume, rivediamo l’immagini, le immagini non sono chiarissime. A velocità normale è diverso, impossibile che l’arbitro non l’abbia visto, era coperto dal giocatore, era in ottima posizione, sarebbe stato un cartellino arancione.
L’attaccante si gira in una mattonella dopo un dai e vai e colpisce con un uno-due micidiale, evita la trappola del fuorigioco millimetrico segnando il goal dell’ex, un goal da cineteca, un goal da mostrare nelle giovanili, con una gran incornata o un tap in, se riceve un pallone filtrante, un cross al bacio, un lancio con il contagiri, di quelli che cambiano il gioco dall’altra parte, addomestica la palla e vede la porta, salvo quando manca l’impatto decisivo di un soffio.
Fa la rabona, il sombrero e la veronica con un doppio passo. Alla lotteria dei rigori, dove contano i nervi, quando il portierone la battezza fuori, fa spesso la barba al palo mandando la palla fuori di un niente con una rasoiata o un piattone.  Il portiere comunque c’era, non abbocca, si è buttato troppo presto! Del resto, quando sbaglia un portiere lo vedono tutti.
È un difensore roccioso, un fluidificante, sa fare le due fasi, spazza l’area, rinvia alla viva il parroco, imposta dal basso, esce palla al piede, testa alta, gamba tesa, ci mette il gambone, il piede a martello, è un fabbro, ha i piedi di ghisa, ha dei ferri da stiro al posto dei piedi, un piede educato, non sa tenere la linea, era in linea, deve mettere su massa muscolare, è leggermente sovrappeso, è tirato a lucido!
Fa spogliatoio, è un campione anche di fair play, un leader, un trascinatore, un gregario prezioso, un play, un mediano, un quinto, un numero 9emezzo, il classico 11, una quarta coppa grande, un 33 e ¾, un giovane di belle speranze, un primavera aggregato alla prima squadra, una meteora, una promessa, con lui palla in banca! - un talentino, una vecchia gloria, è venuto qui a svernare, vince le partite da solo, si vince e si perde in undici, siamo un bel gruppo, non importa chi segna, non importa se gioco, io sono a disposizione del mister è lui che decide, un po’ di turn over fa bene, è il mio ruolo, non è il mio ruolo, ho già giocato così nelle Giovanili di Mister Barlassina e alle Olimpiadi di Tobruk, il mister saprà utilizzarmi nel modo migliore, io gioco dappertutto, se il mister me lo chiede anche in porta, ho giocato male? mi sono adattato ad un ruolo che non è il mio.
Non penso alla classifica cannonieri, sono venuto per far bene, so che è una società con tradizioni importanti, se mi sento retrocesso per aver accettato la B? no, perché ho trovato una societá importante con programmi ambiziosi, il mio sogno è la nazionale, se mi convocano è merito di tutta la squadra, sarà un premio al lavoro di tutti, il ct fa le sue scelte, in Italia ci sono tanti grandi campioni nel mio ruolo, spero di ritagliarmi uno spazio, so che i tifosi qui sono molto caldi, un’isola felice, un ambiente difficile, tifosi esigenti, dodicesimo uomo in campo: questa è una piazza importante che merita la serie superiore. Ho giocato in questo stadio da avversario e vi posso assicurare che i tifosi danno i brividi, sogno di segnare il mio primo gol sotto la curva dei tifosi più caldi, da piccolo ero tifoso del Milan, da piccolo ero tifoso dell’Inter, da piccolo ero tifoso della Juve, da piccolo mi mettevo le dita nel naso, ho sempre sognato di indossare questa maglia, dedico il mio goal al presidente che ha creduto in me, a mia moglie, a mia figlia, ai miei genitori, al mio private banker.
Sono un ragazzo normalissimo: mi piace la vita tranquilla: niente discoteca, al massimo un ristorante o un film sul divano con mia moglie o la playstation con gli amici, al massimo un bicchiere di vino ogni tanto; se leggo le pagelle sui giornali? ormai non leggo piú i voti sui giornali, il lunedí mattina preferisco trascorrerlo in famiglia in relax; in generale  mi trovo benissimo su questa piazza, di qui non mi muovo, voglio chiudere la carriera qui, il confronto con Spegarulli mi onora e mi esalta, questa maglia è diventata la mia seconda pelle, i tifosi vogliono la maglia sudata, devo molto al popolo rossoblu, la nostra gente, i tifosi possono stare tranquilli, di qui non mi muovo, l’interessamento del Milan non può che farmi piacere, d'altra parte sono un professionista, era un'offerta alla quale non si poteva dire di no, ringrazio il presidente per avermi dato questa opportunità, io volevo restare ma la società aveva altri programmi, ci riuniremo con il Presidente e decideremo per il meglio, decido io, ha deciso il procuratore, ha deciso la società assieme al procuratore i procuratori sono il male del calcio,  non esistono più le bandiere, non ho esultato per rispetto ai miei vecchi tifosi.
Ci aspetta un campionato difficile, ci sarà da soffrire per raggiungere una salvezza tranquilla, l'agognata promozione, il terzo scudetto consecutivo, mettere in bacheca il trofeo, riportare la Coppa in Italia, raggiungere il tetto d'Europa, sconfiggere gli ammogliati. Cercheremo di iniziare con il piede giusto, anche se vincere non è mai facile. A questo punto della preparazione sarei preoccupato se tutto fosse già perfetto, non cercavo il risultato, ma mi interessava la prestazione, la mia idea di calcio? voglio una squadra che sappia cambiare modulo durante la partita, voglio una squadra che sappia cambiare pelle a seconda delle esigenze, una squadra serpente, una squadra camaleonte, l’occhio della tigre, giocatori che hanno fame come i lupi, agile come una gazzella, una vecchia volpe, si è tuffato come un gatto, voglio uno zoo in campo, ma il coccodrillo no.
È un giochista, è un risultatista, è un motivatore, è un vincente, uno specialista in salvezze, in promozioni, in retrocessioni, fa benissimo il tiramisu, i suoi ragazzi si butterebbero dalla Rupe Tarpea per lui, ha l’ambiente contro, ci sono degli spifferi. Aspettavo una risposta dai ragazzi e la ho avuta, dovremo chiarirci negli spogliatoi, Splegaretti? Mi ha soddisfatto pienamente, sa che deve dare di più per i compagni, negli spogliatoi era amareggiato perché ha dato tutto, è insostituibile, un po’ di panchina gli farà bene, è un titolare fisso, un panchinaro di lusso, una prima scelta, una seconda scelta, abbiamo 16 titolari.
Ha cercato la giocata, ha sbagliato le scelte, che cosa gli ho detto? Niente. Si sentivano le urla. Nessun giocatore della Caripolese verrà in sala stampa, lo spogliatoio è ancora chiuso, voglio ringraziare il mio allenatore delle giovanili che mi ha insegnato a diventare calciatore, e soprattutto uomo. Nei Ragazzi giocavo all’ala ma mister Pérgola mi ha messo in porta. Il presidente era euforico, era rabbuiato, ha fatto un investimento importante, c’è un progetto, si naviga a vista, in attesa della cordata che dovrebbe rilevare il pacchetto di maggioranza.
Avversario ostico, punteggio tennistico, vittoria larga, di misura, a valanga, sconfitta onorevole, beffa, prende il volo, si gioca così in Paradiso, perdere così fa male, è una vittoria che fa morale, ora la Trecastagnese scende all’Inferno, torna a vedere la luce, è la fine dell’incubo, si apre il baratro, campionato alla svolta, squadra garibaldina, maramalda, contratta, in caduta libera, non infierisce, non si fermano mai! sono in piena fiducia, ci manca un po’ di autostima e di convinzione, campanello di allarme, se sono preoccupato? No perché ho guardato i ragazzi negli occhi, non dobbiamo pensare al mercato, sono 14 finali, si apre la crisi, il cambio di allenatore ha dato la scossa, il cambio di allenatore non ha dato la scossa, lasciamolo lavorare, il tempo è scaduto, lancia un segnale alla Juventus, la Roma risponde: ci sono anche gli avversari e le partite cominciano dallo zero a zero, non esistono più le squadre materasso, è una squadra simpatia, una matricola terribile, una neopromossa, una nobile decaduta, una provinciale di lusso, l’ambasciatore del calcio uzbeko.
Ci vuole una prova d’orgoglio, nello spogliatoio ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di ripartire: il gruppo è unito, i senatori sono con il tecnico, qualcuno fa la fronda, lo spogliatoio è spaccato, siamo tutti con l’allenatore, stiamo assimilando gli schemi, manca di nuovo l’amalgama, dobbiamo migliorare nelle palle inattive, sulla palla coperta, sulle seconde palle, sulle palle inattive difendiamo a zona, a uomo, squadre corte, squadre lunghe, zona pura, zona mista, zona sporca, mezza zona, ci gettiamo negli spazi, chiudiamo le linee di passaggio, linee verticali, linee orizzontali, che diagonale che ha fatto!, cerchio di centrocampo, rettangolo di gioco, risultato tondo, nella lunetta, non ho ancora rivisto le immagini, non deve seguire l’uomo, la palla, deve scalare la marcatura, fa l’elastico, la calza e il baddu tundu.
Dobbiamo cercare il gioco sulle fasce, giocare per vie centrali, curare meglio le transizioni, stare attenti alla penetrazione, dettare il passaggio, giocare per linee laterali e curare la fase difensiva, fare il fuorigioco, il rombo, l’albero di Natale, curare molto la disposizione, fare falli sistematici, tattici, con il raddoppio della marcatura, sulle palle inattive difendere a zona, ma essere bravi nelle ripartenze, la difesa era alta, tutti dietro la linea della palla, eravamo sfilacciati, un pressing a tuttocampo, abbiamo perso le distanze, si giocava in un fazzoletto sul terreno reso viscido dalla pioggia, si è giocato a una porta, non superavano la metà campo, erano ovunque, voglio smettere!
Dagli undici metri, ai sedici metri, da trenta metri, questione di centimetri, fuori di un soffio, palla alle stelle, all'inizio eravamo un po' contratti, ma il caldo c'era anche per gli avversari, è stata una partita a scacchi, partita bloccata, il match non decollava, e per la Pontremolese è stata subito notte fonda, crisi nera, si apre la stagione dei processi, si accende la luce, non conta l’episodio ma la prestazione nel complesso: le partite durano 90 minuti, avremo modo di rifarci, ora è veramente finita.
A Pozzuoli farà caldo, gli avversari troveranno un clima infernale, non dobbiamo rispondere alle provocazioni, siamo stati bravi a non cadere nel tranello. Ci mancano i nostri tifosi. Campo stregato? Partita difficile ma non impossibile, partita da tripla: noi faremo la nostra partita, non partiamo sconfitti, firmerei per il pareggio, visto che la palla è rotonda, rispettiamo tutti ma non temiamo nessuno. Non dobbiamo prenderli sottogamba anche se partiamo con i favori del pronostico, le motivazioni sono importanti, il gruppo ci crede ancora. Non è una partita decisiva, sono solo 3 punti verso l'obiettivo, chi vince questa non ha vinto lo scudetto, hanno messo una seria ipoteca sul passaggio di turno.
Abbiamo trovato la vittoria attraverso il gioco, hanno vinto ma non convinto, abbiamo perso ma non sono preoccupato perché se continuiamo così di partite nel perderemo poche, continua la serie positiva, una striscia di dieci risultati utili, la serie nera, un brodino caldo, l'ultima spiaggia, abbiamo pagato il salto di categoria, abbiamo pagato dieci minuti di follia, abbiamo pagato l'inesperienza, i ragazzi erano stanchi dopo l'impegno con la nazionale, stanchi? no, a vincere non ci si stanca mai, ora siamo in credito con la fortuna, un punto che fa morale, l’importante è muovere la classifica o almeno accorciare le distanze segnando il goal della bandiera quando mancano pochi secondi al triplice fischio.
Il portiere ha un record di imbattibilità, ha mantenuto la rete inviolata, clean sheet, sbroglia la matassa, ha preso gol sul suo palo: ha gravi responsabilità, una papera colossale, è incolpevole, un pasticciaccio, un mezzo miracolo, è il migliore del mondo nel suo ruolo, del resto l’Italia ha una grande scuola di portieri. Del resto, l’ho già detto, quando sbaglia un portiere lo vedono tutti.
Noi squadra rivelazione, regina delle provinciali, ammazzagrandi, abbiamo salvato il campionato, dove possiamo arrivare?, noi quarta forza del campionato, paghiamo lo scotto del salto di categoria, avevamo la testa alla partita di coppa? Siamo 20 titolari e un manipolo di giovani di belle speranze. Pensiamo a raggiungere al più presto l’obiettivo salvezza per poi toglierci qualche soddisfazione davanti al nostro pubblico, raggiunta la massima serie vogliamo rimanerci, l’appetito vien mangiando, non ci poniamo limiti, la strada è ancora lunga, c'è molto da lavorare. È una grandissima squadra, difficile da affrontare, l'Inter rimaneggiata? l'Inter ha due squadre, l'Inter ha tre squadre, nell'Inter non esistono riserve. La solita Rometta. Cuore Toro. Spirito Lazio. La juve è sempre la juve, il milan è sempre il milan. Il Caltagirone è sempre il Caltagirone, salvo quando gioca a Modica.
I campioni non sono mai troppi, è un dualismo pericoloso. Con un paio di innesti possiamo dire la nostra anche in chiave europea. Abbiamo un programma triennale, la politica dei piccoli passi, il presidente non è un mangiallenatori, è un presidente vulcanico, il presidente è un signore, il presidente è quello che ci mette i soldi, il presidente era scuro in volto, è sceso negli spogliatoi nell’intervallo, si è fatto sentire in lega, ha mandato una cassetta in lega, è nemico del Palazzo, è inviso al Palazzo, è il Grande Vecchio.
Il nostro non è un attacco atomico ma viene premiato il sacrificio dei ragazzi, cambieremo modulo, studieremo qualcosa a tavolino, era una cosa provata e riprovata in settimana, dobbiamo ancora oliare certi meccanismi, stiamo facendo una preparazione mirata - toh, per la terza volta manca l’amalgama! adesso faremo un richiamo aerobico, squadra che vince non si tocca, formazione rivoluzionata, largo ai giovani, torna la vecchia guardia, si affida ai senatori, lavora benissimo coi giovani, il merito è dei ragazzi, i gemelli del goal si incrociano bene, non siamo una corazzata, siamo una squadra corsara, che maramaldeggia,  una squadra che fa possesso palla, una squadra di grandi palleggiatori, una squadra molto tecnica, una squadra muscolare, palla lunga e pedalare!
L’ho tolto perché mi pareva nervoso, poco reattivo, era già ammonito, ha solo bisogno di giocare, nessuna polemica, non c'è dualismo, il rapporto è ottimo, è andato direttamente negli spogliatoi senza stringere la mano, è un tormentone che piace a voi giornalisti, voi fate il vostro lavoro, è normale, ma chi ha giocato a calcio... sono al 60 per cento, non ha i novanta minuti nelle gambe, ha sentito tirare il muscolo, è reduce da un grave infortunio, il crociato, il menisco, il soleo, il polpaccio, il quadricipite, il giambo e il ditirambo, ha messo male il piede, mette le mani nei capelli, le dita negli occhi, fa cenno che non può proseguire, chiede la sostituzione, dice che ce la fa, il Dottor Pinolfo sul terreno di gioco!, spruzza lo spray miracoloso, i compagni in lacrime!, mette minuti nelle gambe, è al top della forma grazie al lavoro del Pizzighettone Lab, l’équipe chirurgica del Professor Kranz a Villa Pìnferli, intervento perfettamente riuscito! sente ancora un dolorino, in aereo privato per un consulto dal Professor Cinghia a Castelvetrano, di nuovo sotto i ferri, in artroscopia, colonscopia, in ipnosi, si prospetta un lungo stop, fa lavoro differenziato, solo lavoro in piscina, bagni e massaggi, ritorna in gruppo, voglio ringraziare il massaggiatore, il preparatore, voglio ringraziare il rianimatore.
È bravissimo a giocare tra le linee, non aveva trovato la posizione e si limitava a galleggiare tra le linee, che impatto sul match! È stato impalpabile, giocatore spesso decisivo, svolge un lavoro oscuro, svaria su tutto il fronte di attacco, lavora molti palloni, è il padrone della sua fascia, spostato al centro, piazzato al centro della difesa, fa il pendolo sulla corsia di destra, ha fatto una diagonale perfetta, detta il passaggio, si fa vedere dai compagni, reinventato trequartista non è mai entrato in partita e la risolve dalla panchina!
Necessità di tornare sul mercato? Di mercato non parlo, decide la società. Siamo competitivi. Siamo a posto così. Manca la ciliegina. Un innesto per reparto. Il presidente sa cosa serve, difficile inserire dei nuovi in questo gruppo, ne ho parlato coi dirigenti, la Rugantinese corre ai ripari e l’allenatore ha mal di pancia. Cianflone si offre? Arriverà all’aeroporto di Ladispoli domani, massimo martedì, non ci interessa, sono voci messe in giro dai procuratori, mancano solo i dettagli per la firma. Noi regina del mercato? Abbiamo operato con oculatezza per colmare le lacune secondo le indicazioni del mister, con innesti di qualità, innesti in prospettiva, innesti d'esperienza. Mercato di riparazione, finestra di mercato, la rivoluzione di gennaio, se capita qualche buona occasione non ce la faremo sfuggire. I senatori dello spogliatoio non lo vogliono, i senatori hanno dato il via libera all'operazione. Interessamento del Milan per Cizzìa. Su Cizzìa ci sono Inter e Milan e alcune squadre estoni. Il Milan non prenderà mai Cizzìa perchè costa troppo. Ufficiale: Cizzia è un giocatore del Milan.
Rumors, voci di corridoio, voci dallo spogliatoio, voci non confermate all'interno della società, persone vicine al giocatore, persone vicine al procuratore, dicono che è fatta, fumata bianca, fumata nera, una pausa di riflessione, ha firmato un triennale, è saltato tutto, restano alcuni dettagli da limare, non ha superato le visite mediche, è un superatleta!, qualche perplessità durante la prova di sforzo, firmano a beneficio del fotografo. E'  un pupillo del mister, un pupillo del presidente, un pupillo del Direttore Sportivo, un vecchio pallino di mister Panebianco, un fedelissimo del tecnico, ha lo status di comunitario per via di un figlio di secondo letto avuto con una polacca cittadina svizzera grazie all'asilo politico. Ha il doppio passaporto. Sta cercando casa a Rumezzate, dopo la formalità delle visite mediche sarà un giocatore del Fregene a tutti gli effetti.
Non siamo ancora salvi, aspettiamo la matematica, la matematica non ci condanna, meglio guardarsi le spalle, non soffriamo di vertigini, manteniamo le distanze dalla zona pericolo, zona Uefa, Zona Chanpions, zona tranquilla, vincere su questo campo non è facile per nessuno, ci è mancato un pizzico di convinzione nei nostri mezzi, ci è mancata un po’ di cattiveria, ci è mancata un po’ di intensità, ci è mancata la corrente, avevamo le pile scariche, ora dobbiamo ricaricarci dobbiamo essere più cinici. E adesso ? E adesso si va avanti, per fortuna che si rigioca subito, c´é da lavorare duro, non è arrivata la vittoria ma ho avuto di nuovo le risposte che aspettavo, dobbiamo guardarci dentro, negli occhi, alle spalle, non dobbiamo guardarci indietro, ci è mancata di nuovo un po' di intensità, quella di prima, non mi piace parlare dei singoli, ha cambiato la partita, ha preso per mano la squadra, un allenatore in campo, non mettiamogli troppa pressione addosso, la palla scottava, squadra femmina, partita maschia, atteggiamento cavalleresco, difesa colabrodo, Cenerentola della serie B, onoreremo il campionato, non credo al biscotto, partita da ufficio inchieste.
Dalla panchina non si è visto bene: i ragazzi mi hanno detto che era fallo, piede a martello, intervento sconsiderato da dietro, momento di follia, tackle durissimo, intervento assassino, fallo da ultimo uomo e chiara occasione da goal, o palla o gamba, netto sulla palla, rigore netto, rigore dubbio, rigore generoso, un normale contrasto di gioco, contrasti così se ne vedono 800 a partita, con le nuove regole è espulsione diretta, si disinteressa della palla, va dritto sul pallone, netto sul pallone, pulito sul pallone, il fallo è iniziato fuori area, i ragazzi mi hanno detto che era sulla palla, accentua la caduta, un bel tuffo, intervento ai limiti del regolamento, scatta sul filo del fuorigioco, la trappola del fuorigioco non è scattata, cavallerescamente, sportivamente, i giocatori dovrebbero aiutare di più l'arbitro, l'arbitro era in posizione perfetta, l'arbitro probabilmente era coperto, l'arbitro seguiva l'azione, fischiava da 30 metri, interpretazione perfetta del fuorigioco, la responsabilità è dell'assistente, il quarto uomo ha visto tutto, l'ho vista dentro, goal non goal, ricordiamo che la palla deve superare interamente la linea, nell'area piccola i palloni devono essere tutti del portiere, i cross dalla tre quarti sono tutti della difesa, erano fasi di gioco confuse, dopo un rinvio alla viva il parroco non parlo mai degli arbitri, specie di un arbitro all’inglese, l’arbitro ha dimenticato i cartellini negli spogliatoi: è un arbitro dal cartellino facile, è un arbitro emergente, e ha fischiato un fallo di confusione, l’arbitro deve decidere in una frazione di secondo, dallo studio con la moviola è tutto più facile, io credo sempre alla buona fede degli arbitri, meritiamo rispetto, posso solo dire che questo arbitro con noi è poco fortunato, gli arbitri ci tartassano perchè a livello internazionale non contiamo più niente, gli errori si sommano e non si annullano, alla fine del campionato torti e favori si compensano, alcuni errori arbitrali ci hanno penalizzato, la sudditanza psicologica non esiste, divampano le polemiche: sono cose che non vorremmo mai vedere su un campo di calcio, perché non hanno nulla a che vedere con il calcio: certe cose fanno male allo sport, ci vuole una presa di distanza, questi sono pseudo-tifosi, in Inghilterra hanno risolto il problema degli uligans in 3 mesi. Certe cose succedono solo in Italia, il campionato più bello del mondo, il campionato più difficile del mondo, il campionato più ricco del mondo, all'estero c'e' un'altra Cultura Sportiva, all'estero non hanno paura a far giocare i giovani, all'estero se la squadra vince ma gioca male la fischiano, all'estero i calciatori non si tuffano, all'estero i calciatori non simulano, all’estero i giocatori levitano nell’aria su un cocchio di cigni.
Cosa ci siamo detti negli spogliatoi? Gli ho fatto i complimenti, degli avversari non parlo. Si vede la mano dell'allenatore. E' sempre un motivatore, mi pare di averlo detto già due volte! Tatticamente è un maestro, un sergente di ferro, un emergente, della nidiata di Pandolfi, lo seguivamo da tempo. L’allenatore non è in discussione, se mi sento in discussione? No, fa parte del gioco, siamo pagati anche per questo.
Panchina che scotta? Sento la fiducia della società.
È saltata la prima panchina.
La società ringrazia il tecnico del lavoro svolto.


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