La prima cena
Pubblicato da Principe Myskin in Commenti a ruota libera · 13 Novembre 2021
Se il sonno della ragione genera mostri, vedete voi cosa possono generare anni di sonno di un …Idiota come me. Cose tipo una mancata licenza Uefa o Maran in panchina rendono l’idea?
Purtroppo per voi ora mi sono ridestato, giusto in tempo per assistere alla presentazione di Schevchenko alla stampa.
Una scena inusuale.
A Liaigh ha evocato un ristorante stellato, a me più una Prima Cena (non voglio dire l’Ultima, per carità, che porta già sfiga).
Però non dipinta da Leonardo - sta ancora al Paris Saint Germain? - ma, visti i colori e le luci, da un fiammingo (di Piazza Alimonda o giù di lì).
Mi ha evocato una tela di Van Dyck - che credo stia ancora coi Reds, mi confermate? - con tre figure diverse dai Re Magi della tradizione, però.
Al centro Josh Wander (Wonderful Cashflow per gli amici): un po’ mi è piaciuto, dai, sembra il gemello geneticamente fortunato di Andrea Agnelli. Non credo che abbia capito molto dei dialoghi che si svolgevano in italiano (e non in partita doppia), ma spesso sorrideva un po’ allusivo, come un registratore di cassa davanti a una American Express Platinum, nuda.
Alla sua sinistra Mister Shevchenko, di cui abbiamo scoperto che nessuno al mondo ha mai riferito niente di negativo (i servizi ucraini sono meglio del vecchio KGB, evidentemente). Mi hanno molto colpito sia l’eleganza che lo sguardo di bimbo: sembrava uscito da una tavola di Collodi: speriamo che non dimentichi le gambe di qualcuno davanti al fuoco, al Signorini, che di zoppi ne abbiamo abbastanza in rosa.
Ma quello che mi è piaciuto di più era il terzo: un magnifico soriano intento a fare le fusa con gli occhi socchiusi: dalla bocca gli usciva palesemente, non la coda di un topo, ma la coda dell’ultima preda, gli usciva la Plusvalenza di Preziosi!
E Zarbano? Ho paura che nel retro lo stessero spiumando del suo piumino da paninaro, come l’anatra ne “la Cuoca” di Bernardo Strozzi…