Krypto Genoa
Pubblicato da Principe Myskin in Commenti a ruota libera · 10 Settembre 2022
“Anche il Genoa protagonista del
mondo cripto!” Se però pensate che significhi che il Genoa è sbarcato con
successo nel mondo delle valute digitali, non avete capito.
No, il Genoa è kryptonite, quella
sostanza che toglie i superpoteri: se ci pensate cominciano a essere decine le
prove: allenatori e giocatori che prima o dopo di essere stati qua fanno
sfracelli o comunque si rilevano ottimi professionisti e colgono buoni
risultati qui paiono nesci.
Al momento il candidato al Premio
Krypto 2022 è Massimo Coda, che a quanto si legge (e si intravede in campo) è
un signor attaccante, ma qui così così. Gioca fuori ruolo, dice qualcuno. Eh,
ma quando ha la palla non tira neanche se appare Santa Teresa d’Avila a
braccetto di San Paolo, ovvero inizia una routine di aggiustamento della palla
che dura circa due secondi.
Ma lasciamo perdere il povero
Coda, che oltre che buon giocatore mi pare ragazzo emotivo e veniamo a un’altra
osservazione: in A si perdeva regolarmente palla sulla linea della tre quarti,
qui regolarmente al limite dell’area: passaggio frenetico intercettato.
La causa, la stessa. Il Genoa NON
GIOCA SULLE FASCE.
È una evidente scelta strutturale
(visto che non si è mai premurato di comprare laterali offensivi), ma per me un
grave errore progettuale dell’architetto: agli avversari basta fare massa in
mezzo e non si passa (o meglio, per passare devi avere tre Lukaku o due Messi).
È come voler mangiare del tonno
in scatola e complicarsi la vita mettendolo in cassaforte e cancellando la
combinazione.
Non è che Blessin è vero genoano,
tanto simpatico e verace ma tanto masochista (e non esattamente una volpe)?
Io intanto, che avevo cominciato a guardare 90 minuti
di partita, con il Parma ho spento all’80mo, col Palermo al 45mo… il mio barometro
segna tempesta.Principe Myskin