Tutti i mesi - Druidi

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Tutti i mesi

2016-2017
"Nel calcio non esistono piu' le bandiere"
Si puo' partire da qua per capire chi sono e come sono i Druidi.
Non c'e' frase che detestiamo di piu'. Per noi, infatti, il calcio (e la vita, perche', per noi, sono uno la metafora dell'altra e viceversa) e' proprio il contrario.
Un fatto di bandiere, di cuore, di sorte (a volte buona, spesso cattiva, mai schiava) e di sudore.
Non siamo l'Esercito della Salvezza e non abbiamo il prosciutto sugli occhi. Crediamo - pero' - che questi valori siano una ricchezza da non disperdere.
E crediamo che il calcio e la vita, oggi e sempre, debbano lasciare uno spazio, anche solo apparente, ma credibile, per questo Sogno.
E' impossibile, si dira'.
Nella peggiore delle ipotesi saremo come Jack Nicholson in "Someone flew over the cuckoo's nest". A chi ci deridera' ("Ve l'avevamo detto che era impossibile"), per aver perso una scommessa assurda, risponderemo, come lui: "Ma noi ci abbiamo provato"
Siamo i Druidi.
Siamo tornati.
Ci aspettavate ? Qualcuno forse si: sul muro, sui newsgroup, ma anche per strada.....la gente che ci chiedeva che ne era dei Druidi ci ha dato rinnovato stimolo per ricominciare questa rinnovata avventura.
Perchè ? Per amore dei nostri colori, per la passione che ci porta a vivere e combattere per il Grifo, tutti i giorni.
Le armi ? La tastiera e l'arguzia, l'ironia e la potenza con la quale sappiamo difendere il nostro sogno.
La stella ? Forse un giorno, chissà. Basta crederci
Ogni benedetta volta che il Grifo calcherà i verdi campi, noi saremo di nuovo qui; e se vorrete diventare anche voi dei Druidi, e volete scrivere, basta una Mail:

Liaigh@druidi.it
Belin, ma allora rosichi davvero !

Tutto mi sarei aspettato dal pezzo di Licalzi di questa mattina, ma sicuramente non il livore che ne emerge in maniera tanto prepotente da essere percepibile anche con l'olfatto. Mi aspettavo un pezzo arguto, ironico, magari anche autoironico sui gufi in ritirata, o sulla lunga vita dei gufi che sanno aspettare; e invece che ti leggo ? La gioia del nostro per i 12 punti di distacco, per i due derby vinti, per le nostre sconfitte col Palermo (!), per la diaspora tra tifosi; addirittura per le lacrime di Juric e quelle di Brenzini. Poi un pippone di 20 righe sulla mancata licenza UEFA (che in realtà ancora non è stata comunicata) con tanto di riferimenti normativi. E loro invece ? Un campionatone, solo un po' di noia nel finale. Vediamolo questo campionatone: due derby vinti, non ve li toglie nessuno. Certo, vengono dopo 57 anni, e se è vero che invece la nostra doppietta è molto più recente (2011), e che l'ultima vostra vittoria senza se e senza ma risale al 1992 (per dire, mio figlio va all'università e non è mai uscito umiliato dalla gradinata dopo un derby), la sensazione che debbano passarne altrettanti perchè il miracolo si ripeta mi rende abbastanza tranquillo: non ho visto la precedente (e sono quasi nonno), e se tanto mi da tanto probabilmente non vedrò la prossima. Dodici punti, certo, non sono pochi; però se togli i derby (perchè o ti gasi per uno o ti gasi per l'altro) sono 6, raccolti disputando partite a fasi alterne, con l'apice con la vittoria sulla Roma (rubacchiata, ricordi il rigore su Dzeko ?) e punti di basso livello, come i due pareggi col Palermo, quelli con Pescara ed Empoli e la sconfitta interna nel derby del cielo blu col Crotone, che, ora, suscita nel genoano molta ilarità. Passando poi dalle 7 pere di Roma. 
Avete la licenza UEFA, ma per usarla come l'avete usata le ultime volte forse non ne siete troppo contenti nemmeno voi; se poi la ritirassero alle 9 squadre che avete davanti, magari ci scapperebbe un'altra estate comica per l'Italia intera. Non dimentichiamo la chicca di Ottobre, allorquando il vostro presidente (ad honorem) dichiarò che prima  di lui "eravate conosciuti solo da Recco a Chiavari", e solo grazie alle sue sciarpe da Befana (sic) ora vi conoscono in tutto il mondo (persino Eto'o); una pagina di storia che difficilmente verrà dimenticata negli anni, certo non paragonabile a Preziosi solo sulla tolda a testa alta davanti al mare in procella.
In definitiva, caro il mio Lorenzo, il pezzo di stamattina mi ha svelato un lato della personalità tipicamente sampdoriana che credevo coperto dall'arguzia e dall'ironia, e che invece è emerso oggi in tutta la sua prepotenza, pari solo a quella della massaia doriana che in diretta a Telenord urla sputazzando nella cornetta che "i Genoani sono delle merde e devono morire tutti". 
Più che un gufo oggi mi ricordi un corvo, che dice al merlo "come sei nero".

Affettuosamente (cit.)

Liaigh

PS Per il prossimo libro mi correggo ... posso anche aspettare a lungo.
Caro Lorenzo ... le rose a volte pungono.

Inizio questa mia replica con una premessa: stimo Licalzi, e lo apprezzo essendo sempre stato lettore accanito dei suoi romanzi, anche dopo aver scoperto la vena blucerchiata attraverso i pezzi del Secolo che, devo dire la verità, ho sempre letto con molto gusto, soprattutto nella prima parte del campionato. 
Il calambour del gufaggio reciproco in anticipi e posticipi era un'intuizione che anche io avevo avuto e che, devo dire, all'inizio mi dava parecchie soddisfazioni; gufare è lecito, anzi, credo che sia doveroso.



Poi però leggendo questo pezzo, di commento alla gara che tutti noi sapevamo che sarebbe finita così, leggo tra le righe un sorrisetto di facciata, si, ma condito con una serie di giustificazioni che lasciano intravedere un certo fastidio, come di una gioia che però puoi temere ti si ritorca contro. Insomma, un gufaggio quasi trattenuto, non da te. Forse è stato perchè hai buona memoria ? Nel 2011 infatti, quando "è successo" (ricordi Boselli vero ?), il Genoa di Preziosi (si quello che ti auguri rimanga da noi per sempre, ma che ti ricordo che è anche il presidente grazie al quale avete impegato 63 anni per vincere entrambi i derby ed è lo stesso col quale la regola del tre al derby nemmeno fa più notizia) giocava in casa contro Brescia e Lecce. 

Ricordi come andò ? Te lo ricordo io.


Finì 3 a 0, e gli inviti alla serietà della società vennero accolti in pieno.

E poi, dopo due turni, prima del derby, si giocò col Lecce, anche questi impelagati nella lotta insieme a voi (Chevanton din don... ricordi ?).

Come finì ? Che te lo dico a fare ... 4 a 2, alla faccia dei biscottoni.
Per questo quando successe, perchè a voi successe, il godimento fu ancora più grande: avervi sbattuti in B senza sotterfugi e cammarille.

E per questo, forse, quando perdeste in casa col Crotone, ed il viperetta si esibì nella madre di tutte le sceneggiate telefoniche ("aho, i'amo messo ar culo a quelli là ... mo' però famo finta de niente, dite che so' incazzato ed arzate er volume der vivacoce che me se senta che urlo; poi ve manno 4 caciotte de premio pa'a partita, a Scick 5 che se me 'ngrassa e 'o vendo a peso ce faccio deppiù") hai cominciato ad avvisare una sensazione fastidiosa, come un piccolo pruritino intimo che però, in fondo in fondo, ti disturbava poco; di tuo eri lietissimo della sconfitta. 
Però leggendo il pezzo, da tuo affezionato lettore, si percepiva nettamente questo pruritino ...
Inutile ribadire che la stessa sceneggiata il viperetta non la ripetè dopo le sette pere prese contro la Lazio, che pure, da romanista dichiarato, avrebbero dovuto pesare di più (anche se più ce ne sono, più caciotte si vendono e quindi un ritorno forse in effetti c'era ... ).

In definitiva, caro Lorenzo, aspetto con piacere il tuo prossimo libro (l'ultimo è del 2015, sarà meglio che ci dai una botta ... ora hai più tempo) ma nel frattempo non posso esimermi dal mandarti un paio di vignette che, tra le tante che avrai sicuramente anche tu ricevuto, mi pare rispecchino meglio di altre il significato di quanto volevo esternarti.

Affettuosamente tuo

Liaigh
E ora ... tutti affanculo !

Riprendo da queste righe, dopo un'interruzione forzata dagli eventi, che mi hanno più volte portato ad estraniarmi, per quanto possibile, dall'ambiente Genoa, solo per puro spirito di sopravvivenza.
Ne ho viste troppe in questi anni, molte belle e molte brutte, ma situazioni così imbarazzanti non ne ho vissute mai; una squadra che nella prima metà del campionato dava spettacolo e creava aspettative altissime, e che poi crolla in maniera così fragorosa, pur sotto i colpi degli errori societari, degli errori della TO e della sfiga, mai me la sarei aspettata. Una stagione maledetta in cui è successo tutto e il contrario di tutto. 
Analizziamola.
Non possiamo non partire dagli errori della società: innanzitutto la squadra è stata assemblata male fin dall'inizio; o meglio, è stata assemblata come se in panca ci fosse stato ancora Gasp, al quale dai una ventina di giocatori mediamente buoni, senza una attenta analisi dei ruoli, che tanto lui sa come schierarli in campo, inventandosi, per esempio, il miglior esterno destro del campionato scorso partendo da un mediocre terzino sinistro. Alla squadra mancava almeno un difensore, mancava un viceregista e mancava almeno una punta in più. Poi, a fronte della decisione di lasciar andare Rincon e Pavoletti, si è perpetrato l'errore, acquisendo giocatori probabilmente non scarsi ma sicuramente con caratteristiche ben diverse da chi se n'era andato. Ma Gasp non c'era più, e Juric quella capacità unica ovviamente non ce l'ha. Poi l'allontanamento di Juric a favore di uno che si sapeva prima che era uno scappato di casa, mentre io sarei sceso negli spogliatoi dopo Pescara e avrei fatto firmare al croato un contratto decennale davanti a tutti; questo avrebbe dovuto fare una società presente, e non alla mercè di 4 giocatori strapagati. Invece la società si è assentata, con la convinzione che tanto i giochi erano fatti e non si rischiava nulla. Se non fosse successa la stessa cosa ai cugini pochi anni orsono, nella stessa città e nello stesso stadio, sarebbe stato comunque grave; così è stato diabolico.
Passiamo alla squadra: vedere una prestazione a tutto cuore come quella di oggi, sull'orlo del precipizio, non può non fare rabbia a pensare anche solo a quella di domenica scorsa in Sicilia, ma anche a quasi tutte quelle del girone di ritorno; unidici ectoplasmi a passeggiare per il campo, senza correre, senza picchiare, amorfi e senza alcuna reazione agli stimoli della classifica sempre più carente. Non è stato tollerabile. L'allenatore, che si sperava cazzuto in panca quanto lo era in campo, si è fatto trascinare dagli eventi come una mammoletta impaurita. Il gioco non mancava, ma mai una scelta coraggiosa, mai uno spunto vincente.
La sfiga. Non si può non riservare un capitolo a questa componente, che mai come quest'anno ci ha guardato molto da vicino. L'infortunio di Perin ci è costato 7-8 punti, e i due di Veloso (su muscoli differenti) ci sono costati la scomparsa di ogni geometria in campo; insieme alla partenza di Rincon è anche venuta meno, con questi due, quella colonna portante che fa si che una squadra sia tale nello spogliatoio prima ancora che in campo. Il solo Burdisso col suo asado non bastava più a garantire un leader in campo.
Poi la sua parte l'ha anche fatta il pubblico, o meglio quella netta minoranza rumorosa che ha deciso, commettendo lo stesso errore di sottovalutazione dei rischi della società, di alzare i toni di una contestazione suicida fin dalle prime difficoltà, prefiggendosi come obiettivo unico l'allontanamento del nemico disinteressandosi completamente della squadra, fornendo loro inizialmente un formidabile alibi a prestazioni indecorose, e gettandoli successivamente in confusione totale al cospetto di uno stadio diviso prima ancora che ostile. Non è un caso che le due vittorie decisive, nel finale, siano venute al cospetto di uno stadio finalmente compatto e portentoso, come sempre dovrebbe essere.
Ce n'è per tutti quindi ... come dite ? E io ? Eh no cari miei ! Io, come la stragrande maggioranza dei Genoani, tutte queste cose le ho subite, e ora siamo gli unici ad avere pieno diritto al titolo: incassate TUTTI (sfiga compresa) il nostro cordiale VAFFANCULO e datevi una regolata per il futuro, che in questo modo non si va da nessuna parte.

Liaigh, giorno di grazia 21 Maggio 2017
 

Non meritavamo di perdere....

....ma loro hanno meritato di vincere. 
Impossibile ? No, perchè noi abbiamo giocato a tratti da grande squadra nel primo tempo, ma loro sono partiti meglio di noi, hanno in qualche modo tenuto botta anche fisicamente durante il nostro periodo di furore, e dopo il secondo goal, fortunoso quanto volete, si sono difesi con ordine, mentre noi abbiamo attaccato a testa bassa ma con scarsa lucidità, e davanti a una difesa così schierata, o la scompagini con lucide triangolazioni oppure la scardini di testa, e noi non siamo riusciti a fare la prima cosa e non avevamo la possibilità di fare la seconda; ecco, a questo proposito forse, se Pavoletti era in grado di giocare 15 minuti forse lo sarebbe stato anche per 30, e magari sarebbe entrato in una fase in cui gli attacchi sarebbero stati più ragionati e meno al tutti "in the box".
Da sottolineare poi come Muriel, quando ne ha voglia ed è sobrio, diventi immarcabile per qualunque difesa; fortunatamente le due condizioni si verificano ogni 5-6 partite, sfortunatamente si sono verificate oggi....e comunque una gara così forse non l'ha giocata in tutta una vita. Del resto, da sempre, il fardello di squadra favorita ha sempre pesato sia per noi che per loro, e così è stato anche oggi: se parti sfavorito - e la squadra vista a Pescara non poteva non essere sfavorita - dai sempre il 150%, noi siamo stati bravi a reagire al primo goal, ma al secondo non abbiamo retto la pressione psicologica e siamo stati, come dicevo, poco lucidi.
Archiviamo la gara, e vediamo di recuperare energie mentali e fisiche, e giocatori importanti, per la gara col Milan, che non si deve assolutamente perdere.
Ancora una segnalazione: a Marassi stasera abbiamo visto un signor arbitro, e non un quaquaraqua presuntuoso come gli ultimi due. Ha diretto con rigore e buon senso, sbagliando pochissimo, senza ammonizioni a cazzo di cane e senza volerci mettere del suo. Sarà un caso, ma almeno nel primo tempo la gara è stata splendida.

Liaigh
Usque tandem...

....arbiter du belin abutere patientia nostra ?
Per la seconda volta consecutiva ci troviamo a commentare gare interne rovinate e falsate da decisioni arbitrali palesemente contrarie. Certo, Lazovic è stato un pollo, come Edenilson, Pandev e Veloso; ma non per aver commesso un fallo (o provato a commettere, perchè ha fatto il gesto e alzato subito le braccia) essendo già ammonito, ma solo perchè deve sapere che, vestendo quella maglia, non puoi contare ne' sul buon senso ne' sulla tolleranza arbitrale. Il calcio è uno sport di contatto, ma per noi vigono regole diverse che per le altre squadre: ogni fallo è un giallo, ogni volta che apri bocca è un rosso. Lazovic ha commesso due falli in mezz'ora, il primo chiaro fallo tattico, ma il secondo non era pericoloso, non era tattico, probabilmente non era nemmeno fallo, perchè l'avversario appena ha sentito le manine sul fianco si è buttato a pesce mentre Lazovic era già fermo e con le braccia alzate. Io credo che il buon senso, nei confronti di qualunque altra squadra, avrebbe previsto ramanzina e ammonizione verbale, anche nell'ottica delle dichiarazioni di inizo campionato in cui loro stessi auspicavano meno espulsioni per migliorare lo spettacolo. Con noi non è così, buon senso a casa e tolleranza zero: Juric si sbraccia e mentre sta per andare a sedersi in panchina viene allontanato.
La direzione di gara nel complesso ha poi visto, more solito, due pesi e due misure: entrate a gomito alto o in scivolata da dietro, o non sanzionate o sanzionate con un semplice giallo, vuoi mica rovinare una partita, ci vuole buon senso.
Perchè tutto questo ? La voglia di pensare al palazzo ed al Leicester è forte (guardate la classifica senza queste due direzioni di gara sciagurate); può anche essere che si sia semplicemente sfortunati, ad essere incappati in due direttori di gara giovani che, ad inizio carriera, voglio far vedere che loro, anche in uno stadio difficile come quello del Genoa, ce l'hanno duro e non si fanno condizionare. La seconda versione è buonista, e francamente, dopo tanti anni, la puzza di decisioni di palazzo personalmente la sento abbastanza forte e decisa.
Un'ultima considerazione, questa incoraggiante: l'anno scorso, con classifica ben diversa, due gare come queste, con Carpi e Bologna, le abbiamo perse. Quest'anno no.

Liaigh (16 Ottobre 2016)

Te lo do io il Leicester

Non sono nemmeno arrabbiato, sono profondamente deluso, al limite del magone.
Vedere direzioni di gara come quella di oggi fa male, non solo a me ed a tutti noi, ma io credo anche al Pescara ed al calcio italiano in generale, che ne esce mortificato come giustamente merita per quanto espresso in questi anni. Assistiamo a spettacoli deprimenti, con gare che sembrano decise a tavolino, o che, nella migliore delle ipotesi, vengono falsate ed indirizzate a piacimento da personaggi che assumono atteggiamenti provocatori in campo, che vogliono ergersi a protagonisti dell'evento sportivo, che si danno il cinque a inizio gara, mentre dovrebbero essere solo dei giudici imparziali dell'evento che sono chiamati a dirigere, in silenzio e quasi nell'ombra. La partita di oggi è cambiata nel momento in cui siamo andati in vantaggio, e ci siamo trovati al quarto posto con un terzo posto potenziale; lì si è deciso che la gara non la dovevamo vincere. Non mi interessa il rigore clamoroso del primo tempo, se c'è voluta la moviola può anche starci che in due non si siano accorti che il pallone non l'aveva smanacciato Bizzarri ma il terzino. Quello che è successo dopo invece ha dell'incredibile: Edenilson espulso per due falli/due gialli, il primo ci poteva stare, ma il secondo era un comunissimo fallo a centrocampo, fatto da un giocatore al secondo fallo, ne' cattivo ne' tattico. OK, ne abbiamo visto altri esempi, giornata negativa, pazienza. L'espulsione di Pandev invece non ha alcuna giustificazione: lasciamo perdere che si trattava di una protesta giustificatissima a fronte di un fallo tanto evidente da far sorridere, ma quando mai si è vista un'epulsione diretta per proteste verbali ? Io non ne ricordo.....rossi subito dopo un giallo per proteste reiterate si, come a Veloso a Sassuolo, ma rossi diretti senza alcun contatto non ne ricordo; o forse si, per un gesto di vaffanculo a 40 metri di criscito, ma capitano sempre a noi.
Della gara, che dire, non giocata bene, ma comunque condotta in porto senza troppi problemi, con Perin inoperoso, pur con assenze importanti ed un gioco che, essendo molto fisico, non poteva non risentire delle 3 gare in sette giorni.
Due punti scippati, ed una classifica che non è così bella come meriteremmo per quanto espresso in campo, pur con un calendario non certo sfavorevole. La squadra però ha un suo gioco, e la convinzione di tutti è che ci si possa divertire; l'importante è perdere quei punti che ci mettano in una posizione si tranquilla, ma senza avere la possibilità di disturbare il manovratore. Allora forse potremo giocare senza handicap: non vinceremo un cazzo ma almeno ci lasceranno giocare. Forse.

Liaigh, Genoa, 25/9/2016
Sgrammaticati e portasfiga

Dal Secolo XIX di qualche giorno orsono, titolo a nove colonne nella pagina del Genoa, riferito a Rincon: "L'INNARESTABILE".
Per molto meno anni fa un commerciante venne multato per un cartello esposto davanti al negozio con un errore grammaticale. Ho aspettato il giorno dopo, convinto di vedere delle scuse, magari con un velo di autoironia....niente di niente.
Due giorni fa, pagina della samp, si scrive che nell'annata disgraziata c'è comunque la possibilità di uguagliare da parte di Viviano il record del campionato a girone unico di Karnezis, sempre presente per tutto il campionato: pronti via, pallonata in faccia e naso acciaccato, salta l'ultima di campionato.
Tanto dovevo per qualche titolo non esattamente bipartisan del nostro ormai unico quotidiano locale durante quest'annata calcistica, come quel "MENO QUATTRO" che campeggiava qualche mese fa a 9 colonne, ufficialmente riferito alle assenze del Genoa, ma in realtà un chiaro richiamo ai punti di distacco tra noi e loro in quel momento.

Liaigh (15/5)

 
Ho temuto solo Banti

Gara a senso unico, come ormai consueto quando si vince il derby; non l'hanno praticamente mai vista, e il buon Montella non ci ha capito niente. Che il divario tra le due squadre fosse questo si sapeva, ma da un lato il proverbiale culo che li ha tenuti appena sopra la linea di galleggiamento per tutto il campionato, e dall'altro qualche black out di troppo come nel primo tempo del derby dell'andata, hanno fatto si che alla fine, pur logicamente davanti, non ci siano i 20 punti di differenza in classifica che meriteremmo per quanto espresso.
Fin dal primo minuto si è vista una sola squadra in campo, e l'unico timore è venuto per una direzione di gara apparsa a senso assolutamente unico, con ammonizioni cervellotiche nei confronti dei nostri (clamorosa quella di De Maio) e mancate ripetutamente per gomitate proditorie dei vari Fernando, Soriano, Dodò e Diakite....incredibile come abbiano potuto finire la gara in 11, questo può succedere solo in Italia, dove un arbitro può far valere non l'obiettività che meriterebbe il suo ruolo, ma la protervia e l'arroganza delle proprie simpatie o antipatie. Cassano ha ottenuto tutto quello che voleva, simulando a volte anche in maniera goffa e comunque ottenendo falli e gialli.
Va bene così; comunque, per dirla con Garcia, la chiesa è tornata al centro del villaggio, e questo è l'importante.
Ora sarebbe importante finire nella parte sinistra e soprattutto che cessino le schermaglie "amorose" tra i due fidanzati, che si rinfacciano reciprocamente ipotesi di tradimenti, e che si vada avanti con Gasp, l'unico allenatore per il Grifo come il Grifo è l'unica squadra per lui.
Vorrei anche vedere una tifoseria più tranquilla e compatta, perchè dobbiamo renderci conto che, con tutti i difetti di chi ci conduce, da dieci anni ci stiamo divertendo e stiamo vedendo calcio e calciatori che per anni ci siamo solo sognati.
In alto i cuori allora, e gioiamo tutti insieme, organizzati e non, e magari fumiamoci un bel calumet della pace; il tabacco però lo scelgo io.

Liaigh 8 maggio 2016
Genoa-Roma...e Leicester

Partiamo dal presupposto che ieri ho (abbiamo?) assistito ad una bella partita, durante la quale il nostro Grifo ha sopperito al "deficit" tecnico con una maggiore organizzazione, condizione e grinta... Insomma una partita da Genoa!
Ciò detto, ho (abbiamo) avuto il privilegio di assistere ad un raro evento di abrupta mutatio da parte dell'ineffabile gervasoni... il quale, resosi autore di una discreta direzione di gara sino ad un certo punto, ha cominciato repentinamente a fischiare a cazzo... e quando è avvenuto ciò ? Subito dopo l'ingresso der pupone.
Cosa c'entra il leicester direte voi ? la codardia del gerva mi ha dimostrato una volta di più che un avvenimento del genere in italia OGGETTIVAMENTE non potrà mai verificarsi.
Far pendere i campi di calcio sempre nel verso giusto, perché Ranieri è lo stesso che veniva insultato e sbeffeggiato quando allenava nel nostro campionato, perché alla fine il "piccolo" leicester fattura più di 3 volte il Genoa...
E allora io mi incazzo quando mi triturano i coglioni con la "favola", quando sento i mauro, i caressa, i varriale, i pardo, i mangiante, i dimarzio con la loro retorica pelosa e falsa esaltare un miracolo che qui da noi non potrà mai più verificarsi, perfettamente consapevoli, loro, che i diritti tv saranno sempre più sperequati in favore delle solite, che i campi penderanno sempre da un lato, che far giocare una partita come quella di ieri al lunedì pomeriggio è un'assurdità...
					Che poi in fondo io, ma sono sicuro tutti i Genoani, uno spazio piccolo piccolo nel mio cuore, riservato alla speranza della stella lo conserverò finché campo!
					E, forse un po' meschinamente (ma nemmeno poi tanto), mi consolo quando i nostri squadroni vengono presi a pallonate in europa, dove un contrasto è ancora un contrasto (Gasp dixit), e non un tabù contro il monumento burin-nazionale totti.

Hap-collins, 3/5/2016
Sondaggio

Lo striscione nella foto qui a sinistra, comparso ieri in gradinata, è frutto di:

A) Confusione mentale da eccesso di farmaci ricreativi.
B) Scarsa conoscenza della parola "vergogna" dal dizionario di italiano.
C) Pura malafede in puro stile Ultras.
D) Puro equivoco: "non siamo stati noi".

Liaigh, 3/5/2016
Che peccato !!

La partita che non ti aspetti, giocata alla grande, a viso aperto, contro una squadra fortissima (il loro primo goal da standing ovation.....il nostro secondo non inferiore) in avanti e tosta sia dal punto di vista fisico che mentale; gara iniziata e portata avanti con grande aggressività, e gara che, per quanto visto in campo, è stata bellissima e forse avrebbe potuto finire in un più equo pareggio. Vero è che, nel momento in cui calano le forze di entrambe le squadre, e cala anche la concentrazione tattica, vengono fuori i piedi, e loro ne hanno di più, a partire da quel grande campione che è Totti. Peccato anche dover recriminare non tanto sulla punizione del pareggio (giusto o sbagliato che sia, quel tipo di movimento fa parte del repertorio di Totti, e gli arbitri ancora non l'hanno capito...e poi in barriera siamo stati polli), quanto sul piede che ha lanciato millimetricamente Dzeko, che era quello di un giocatore che avrebbe dovuto essere negli spogliatoi da qualche minuto: avrei voluto vedere lo stesso fallo commesso da Rincon su De Rossi, probabilmente ce ne avrebbero espulsi ..... due.
Punti non ne sono arrivati, ma resta una gara giocata alla grande, che dimostra la grande salute di questa squadra, al di là di amnesie o .... pisolini ristoratori come a Carpi o a Bologna.
Ora sotto col derby; sulla carta ..... ma i derby fanno sempre gara a se stante, e si parte da 0 a 0. Certamente una eventuale vittoria sarebbe la ciliegina su un girone di ritorno che ci ha dato buone sensazioni e ci ha divertito assai, almeno al tempio.

Liaigh, 2/5/2016
 
 
Giusta la vittoria del Napoli, ma....

...sconfitta immeritata per noi. Come dite ? Impossibile ? No, possibile: il Napoli ha creato, come era lecito attendersi, moltissimo, ma i loro attacchi si sono spesso infranti contro una difesa granitica ed un portiere super, e indietro hanno patito il nostro pressing altissimo che li ha innervositi e messi in grossa difficoltà. Il Genoa ha inoltre giocato una gara come poche hanno fatto al San Paolo, difendendosi con ordine e contrattaccando tutte le volte che era possibile, sfiorando per due volte il nuovo vantaggio dopo il pari partenopeo, ed arrendendosi ad un marziano ed alla sfiga, sotto forma di due infortuni che prima ci hanno tolto il perno difensivo, e poi ci hanno fatto finire la gara in dieci; nel capitolo sfiga aggiungiamo anche il buon Gervasoni, che, pur artefice di una gara ottimamente arbitrata ( a scanso di equivoci) ha però toppato due decisioni che si sono rivelate purtroppo decisive, non rilevando un fallo a centrocampo su Cerci da cui è partito il lancio per Higuain che ha poi segnato il goal de vantaggio e non cogliendo l'evidente fuorigioco di Gabbiadini sull'azione del terzo. Il classico caso di direzione di gara buona ma purtroppo sfortunata.

Liaigh (20/3)

Lettera aperta a Dario Bianchi

Caro Dario,
nello scriverti questa lettera mi rendo conto che evidentemente il Dario Bianchi che conoscevo, quando sapeva disegnare quello splendido grifone su un pezzo di lenzuolo che ancora conservo tra le cose più care, è ora molto cambiato; del resto è cambiata la tifoseria ultras, e non certamente in meglio. Ricordo la vecchia Fossa, quella che cantava le gradinate e non le curve, quella che "con quattro cannonae....", quella che sapeva farsi rispettare e temere ma che mai era aggressiva per prima, quella che sapeva distinguersi e non omologarsi; ora la tifoseria del Genoa è ancora famosa in Italia perchè porta in trasferta i bambini e le famiglie, non certamente per i duecento ultras sempre presenti, che quelli ce li hanno tutti.
Perchè ti scrivo ? Ti scrivo perchè hai dichiarato a mo' di minaccia che al prossimo derby non farete la coreografia. Pazienza, ce ne faremo una ragione, anche perchè perdi sicuramente più te nella gioia di superarti ogni volta di quanto non perdiamo noi nel non ammirarla per cinque minuti; oltre a tutto spesso la cabala dice che chi vince la coreografia spesso non vince il derby.
Dieci anni orsono scrissi un pezzo, che è stato riportato in vita ancora recentemente sul sito dei Druidi, e che termina così:

"E' vero, abbiamo visto coreografie stupende, ma se il prezzo da pagare oggi è questo in fondo le coreografie le possiamo vedere anche alle olimpiadi, per cucire trentamila bandiere bastano trentamila nonne, per urlare "Forza Genoa" basta la Golia.
Ah, dimenticavo: anche la beneficenza si può fare in mille modi."

Per questo, se il prezzo della coreografia è la contestazione becera, intempestiva e fetente (nel senso letterale usato dai fratelli partenopei, cioè che fete, puzza....) a cui stiamo assistendo, credo di poter dire che la stragrande maggioranza del popolo genoano, che si è manifestata sonoramente anche ieri, possa esimersi con serenità dal pagarlo.

Senza rancore e con immutata stima

Liaigh (14/3)


Streghe (e gufi) go home

Partita memorabile, contro un Toro che vive solo della carica da ex di Immobile e poi subisce il Genoa che sa caricare a testa bassa, come e più di un vero toro, vincendo meritatamente la gara senza alcuna possibilità di discussione. Una vittoria dell'intera squadra, con un Pandev che si conferma in gran spolvero ed un Ansaldi irrefrenabile, un Perin che torna ad essere decisivo ed un Cerci che trasforma due rigori con quoziente di difficoltà elevatissimo.
Ora, forse davvero, può iniziare un campionato diverso, senza troppi patemi d'animo e con la possibilità di levarsi qualche soddisfazione, e magari cercare di vincere qualche partita senza dannarsi l'anima; che poi ci si sarebbe riusciti anche oggi, se solo Doveri avesse assegnato tutti i sacrosanti rigori che ci spettavano, considerando che il più clamoroso, rigore ed espulsione, se l'è bellamente fumato.
Una bella soddisfazione anche nei confronti dei gufi al centro della gradinata, esultanti con i loro ridicoli coretti puntuali dopo il goal subito e puntualmente sbugiardati a suon di fischi dal resto della gradinata, che ormai il resto dello stadio li considera al pari di una fastidiosa mosca.

Liaigh (13/3) 

Pandev ... finalmente

Alla fine ce l'ha fatta: Gasp ha rigenerato anche Pandev, quando ormai sembrava che le prestazioni abominevoli fin qui esibite non gli concedessero più nessuna chance; gioca, moto bene, e fa giocare la squadra, entusiasmando il pubblico con quelle giocate che quest'anno avevamo visto solo con Perotti: non di soli punti si vive il calcio. Non segna, ma del resto anche l'argentino, almeno qui a Genova, non poteva certo aspirare alla classifica cannonieri. La vittoria di oggi è una vittoria del gruppo, fortemente voluta e poi difesa con le unghie e con i denti, in cui, a parte il citato Pandev e un Ansaldi da top team, tutti hanno remato più in quantità che in qualità, soprattutto a centrocampo dove finche ha retto il fisico l'anticipo è stata l'arma migliore, e poi ci si è arrangiati come si poteva.
La salvezza, si spera anche tranquilla, dobbiamo costruircela in casa, soprattutto nelle prossime due: sei punti e si vola, ma anche quattro non sarebbero poi da buttare.
Certo che la paura attanaglia tutti, giocatori in campo e tifosi sugli spalti, soprattutto nel finale: personalmente mi sto ancora chiedendo se per la prossima stagione tennistica anzichè l'esito della prova da sforzo non possa bastarmi presentare la tessera del tifoso a quarti rossoblu :-)

Liaigh (6/3)
Partita di rara bruttezza

Questa sconfitta è stata assolutamente meritata, nel senso letterale del termine, perchè quasi nulla il Chievo ha fatto per vincerla, mentre noi abbiamo fatto di tutto per perderla, senza mai praticamente scendere in campo. In ritardo su tutti i palloni, lenti impacciati e prevedibili; un regresso di tutta la squadra che torna a preoccupare nonostante la classifica continui se non proprio a sorridere almeno ad ammiccare. Non so chi salvare, se non Laxalt nel primo tempo e Ansaldi nel secondo: per il resto sembravano tutti in stato letargico, una prestazione quasi inspiegabile dopo il furore di domenica scorsa, se non fosse che quest'anno in trasferta se ne sono viste parecchie di simili ed anche negli anni passati, con ben altre classifiche, si registrassero ogni tanto black out di questo genere. Anche Gasp, col senno di poi, ci ha messo del suo nel compensare le assenze: schierare comunque la difesa a tre sacrificando la spinta di Ansaldi e mantenendo Rincon sulla fascia è stato un errore, corretto poi nel secondo tempo. Domenica rientrerà Izzo e Ansaldi potrà tornare sulla fascia destra e Rincon al centro; se poi ce la facesse anche Munoz sarebbe meglio, perchè il De Maio di questo periodo fa venire i capelli dritti ogni volta che viene puntato.

Liaigh (28/2)
Occhi aperti, a difesa di una fede

Oggi, finalmente, abbiamo assisitito al definitivo smascheramento di quei 50 balordi che da mesi tengono in scacco la gradinata, con i loro striscioni ed i loro cori. Sono stati fischiati ed insultati da tutto lo stadio, compresa larghissima parte della gradinata; sono stati isolati dalla stessa trovandosi a cantare i loro beceri cori e ad agitarsi da soli; li abbiamo visti, nella loro pochezza, con le felpe nere e i cappucci calati a provare ad intimidire la gente, senza riuscirci; li abbiamo visti immobili come statue di sale al triplice fischio, loro che si ergono a paladini dei nostri colori rosicare per una vittoria fondamentale e emozionantissima. 
La pennellata finale di cacca gliel'ha data Gasperini, andando sotto la gradinata ad applaudire.
Ma attenzione, non pensate che questi si arrendano: non provano vergogna, e si dice che in una riunione di due giorni orsono siano stati proposti piani di destabilizzazione della società, con invasione di campo a salvezza acquisita, ricalcando i ben noti fasti di Genoa-Siena. Sta a noi impedirlo: siamo tanti, siamo la stragrande parte sana di una tifoseria che si è fatta onore da 123 anni, che sa portare allo stadio nonne e bambini come in nessun'altra parte d'Italia, che ha saputo retrocedere in C festeggiando e con le bandiere ai balconi. Non consentiamo a questa gente di continuare a rovinare la nostra immagine e ad amareggiarci le domeniche allo stadio come hanno provato a fare oggi.

Liaigh (21/2)
Perchè anche nel calcio Dio esiste

Non vincere la gara di oggi sarebbe stata una vera iattura, ma soprattutto sarebbe stata una clamorosa ingiustizia. La squadra si è battuta con ardore fin dall'inizio, e, pur con tutti i limiti del momento, ha strameritato la vittoria, contro la sfortuna e contro un ambiente improvvisamente diventato, ben lungi dall'essere diffusamente ostile, confuso e destabilizzante. Dell'ambiente, e della vergogna di cui si sono ricoperti i cinquanta prodi squadristi, parleremo in un altro pezzo; ora, come dice Gasp, è meglio parlare della gara. Non giocata benissimo, ma sicuramente in maniera concreta e volonterosa. Iniziano a girare bene Cerci e Suso, quest'ultimo in posizione di trequartista in un 3-4-1-2, e si vedono le potenzialità di Matavz, molto simile a Pavoletti come movimenti ancorchè con qualche ruggine ancora da sistemare, soprattutto nell'autonomia. Dietro pochi fronzoli e tanta quantità, e la nota più lieta è la rabbia con la quale è entrato in campo De Maio, simbolo della volontà di tutti di tirarsi fuori da questo imprevedibile pantano.
Certo, a questa squadra Perotti manca, perchè con lui manca la fantasia e l'uomo a cui, in qualunque situazione, appoggiavi il pallone e sapeva cosa farne; però ora non c'è più, e bisogna quindi, come è successo oggi, tirare fuori altre risorse.
A Verona rientrerà Ansaldi, e con lui potrà tornare al centro Rincon, dove rende sicuramente di più. E' vero che oggi è stato compiuto solo un passo verso il sereno, ma fondamentale per avere meno pressione e provare a risalire un po' la classifica, anche perchè le prossime tre avversarie sono, casualmente, 3 delle 4 squadre che ci precedono.

Liaigh (21/2)
Alla pari contro i più forti

Non so quante volte quest'anno è successo alla Juve, dopo le prime 8 giornate, di essere costretti a perdere tempo nel finale e di restare per tutto un tempo rintanati nella propria metà campo, difesa e contropiede; ieri è successo. Li abbiamo costretti a difendersi, senza creare grossi pericoli, è vero, ma anche senza subirne di grossi, se si esclude quella pallaccia sprecata da Zaza scattato sul filo del fuorigioco. La difesa ha retto molto bene, ed il centrocampo possiamo dire che abbia sovrastato quello gobbo; la differenza l'ha fatta la giocata di un fuoriclasse, con un filo di condiscendenza da parte di una difesa per il testo quasi impeccabile.
La cosa più positiva è stata vedere il grifo del dopo Perotti, schierato inizialmente con uno schema alternativo al 3-4-3, ben comportarsi e tenere botta contro i molto più quotati avversari. Secondo me anche la condizione fisica si sta ritrovando, e quando il Genoa di Gasp ha gamba, diventa difficile per tutti con qualunque schema. 
Ora bisogna continuare così, migliorando in fase offensiva con l'integrazione completa dei nuovi, a allora magari riusciremo ad avere nel ritorno quelle soddisfazioni che all'andata sono mancate.
Vorrei sottolineare la buona direzione di gara di Russo, non scriteriata nei cartellini, all'inglese, e senza grosse sbavature; molto interessante la soluzione scelta nei confronti di Zaza (un pazzo....a Sassuolo cosa insegnano alle punte ?), graziato del giallo per un intervento precedente e mazzuolato a dovere nella seconda entrata assassina dello stesso attaccante.
Un'altra domanda mi sorge spontanea: a Torino, sponda gobba, sanno cosa vuol dire tifare per la propria squadra o conoscono solo il tifo contro ? Che tristezza.....

Liaigh (4/2)
Si poteva vincere...

...ma si poteva anche perderla: sarebbe stato profondamente ingiusto, ma quando crei e sbagli tante occasioni, spesso quelle squadre ti puniscono. In realtà c'è stata solo un'occasione all'ultimissimo minuto, sventata da Perin; però la partita è stata bellissima, a darle ed a prenderle fino alla fine per due squadre che volevano assolutamente i tre punti, e che non si sono risparmiate per tutta la gara. La Fiorentina in verità ha cercato con tutti i mezzi, sportivi e non, di spezzare il gran ritmo imposto alla gara (finalmente) dal più bel Genoa del campionato per i primi 70 minuti; nel finale però sono usciti dal guscio e ci hanno provato. Alla fine il pareggio è giusto, ma se fosse stato un incontro di pugilato il verdetto sarebbe stato scontato.
Tutti sugli scudi, nessuno escluso: Laxalt sta tornando quello di inizio campionato, Ansaldi si sta rivelando un campione, a centrocampo oggi hanno girato molto bene anche Dzemaili (che in casa rende sempre più che in trasferta.....) e il solito Rincon; Pavoletti si è sacrificato in un estenuante gioco da centroboa, ed alla fine non ne aveva più. Molto bene la difesa, che finalmente ha capito che le palle in tribuna non sono poi così disprezzabili; in avanti bene Suso, e Perotti.....beh, Perotti merita un discorso a parte: in questo momento temo che senza di lui sia difficile produrre gioco col 3-4-3 gasperiniano, e questo un po' mi spaventa. Però ho fiducia nel Gasp, che qualcosa si inventerà sicuramente.
Due parole su Jack O'malley le vogliamo dire ? Giusto due: un incapace. Non corre, fischia a comando, ammonisce a caso: con Vecino e Roncaglia...applica il buon senso (vorrei far notare che col buon senso noi non avremmo avuto 10 espulsi.....), con Sousa no. Una mina vagante per ogni gara che arbitra.
Mercoledi la Juve, mission impossible ? Ne hanno vinto 13 (tredici) consecutive, hai visto mai che possa portargli un po' di sfiga ?

Liaigh (31/1)
Correva l'anno 2006....

...e noi lo dicevamo già:


Per ricordare che il mondo cambia, ma gli Ultras no (usate il browser......è roba vecchia ;-) )

Liaigh (18/1)
Poteva andare peggio

Partita scorbutica, contro una squadra all'ultima spiaggia, e forse anche oltre, in uno stadio infuocato, messa sul piano fisico fin dal primo minuto dagli avversari, che in verità fisicamente ci sovrastavano quasi sempre. Credo che questa sia la chiave di lettura di una partita che si poteva senz'altro vincere, ma che si poteva anche perdere e dalla quale è scaturito un pareggio giusto.
Il Verona non dimostra certo i pochi punti in classifica: corrono e picchiano, ed in questo sono stati sicuramente agevolati da una direzione di gara come sempre a due velocità, all'inglese verso la difesa scaligera ed all'italiana verso la nostra, una sorta di direzione bilingue.
La sensazione che un giocatore come Perotti sia indispensabile è però forte: oggi finchè ha giocato siamo stati nettamente superiori; quando invece ha capito che i garretti potevano saltare, in una fase comunque delicata della sua stagione, e si è tenuto fuori dalla rissa, siamo vistosamente calati, salvo riprenderci nel finale quando gli altri ne avevano ormai poco, dopo una partita dal pressing "animalesco".
Nel complesso comunque una buona partita, in cui nessuno si è distinto - forse giusto Ansaldi - ma nessuno è stato autore di svarioni clamorosi; vorrei solo ricordare in questa sede, al buon Cerci, che non indossa più la maglia rossonera, con la quale basta cadere e chiedere il fallo per ottenerlo: qui si deve correre e spesso i falli non te li fischiano nemmeno quando ci sono.

Liaigh (24/1)
Not in my name

Abbiamo passato una bella giornata, ritrovando il gioco spumeggiante che ha contraddistinto la normalità di questi anni passati insieme al mister che siede in panca; l'abbiamo ritrovata oggi, solo dopo aver quasi raddrizzato una barca che, un po' per errori commessi e un po' per sfiga, aveva imbarcato parecchia acqua negli ultimi tempi.
Purtroppo la festa hanno cercata di rovinarla i soliti noti, quelli che "il Genoa siamo noi", quelli che "ci mettono la faccia", quelli che "non siamo giochi preziosi". La contestazione a Preziosi ormai fa parte non solo del loro DNA, ma ormai fa parte del DNA di tutte le tifoserie estremistiche d'Italia, che, si sa, tendono all'emulazione reciproca da sempre, avendo scarse attitudini di fantasia intellettiva. 
La vera novità è la contestazione a Gasperini, becera quanto altre, violenta anche di più, ma vieppiù immotivata;: che cosa gli si rimprovera ? Di avallare l'operato della dirigenza ? E allora ? Cosa vorrebbero ? Un allenatore che fa il loro gioco al massacro ? Contestano la mancanza di un progetto ? Il progetto è ben chiaro, e va avanti da 10 anni: tenere il Genoa nella massima categoria del calcio, facendoci ogni tanto sognare un po' di sconfinamento all'estero e magari facendoci un po' tribolare in qualche stagione. Progetto perfettamente riuscito, ad oggi. Hanno progetti diversi ? Che li tirino fuori insieme al grano, oppure tacciano e facciano i tifosi come tutti: possono applaudire o fischiare, esaltarsi o deprimersi, ma non possono e non devono permettersi di prendere posizioni come quella di oggi a nome di una tifoseria che non si sente rappresentata da queste persone, perdipiù appendendo striscioni rigorosamente durante la partita (mai prima....fateci caso....maninman prendessero dei fischi) e sempre in una posizione in cui dalla gradinata possono leggerli si e no in 100.

Liaigh (17/1)
Tranquillità farà rima con continuità ?

Tre punti fondamentali, non per come sono arrivati, ma per il semplice fatto di essere arrivati: la classifica fa meno paura, dietro ora c'è margine e davanti una classifica cortissima.
Nel primo tempo e per metà del secondo abbiamo badato a non prenderle, con un bel modulo a catenaccio stretto (5-4-1) senza correre alcun rischio; però bisogna osservare come altre volte ci si sia provato e sia andata male, perchè mettere in campo le risorse per vincerla nel secondo tempo non sempre ha pagato. E comunque la lampadina rossa "panico" si è accesa diverse volte in una difesa che è apparsa tonica ma nervosa. In avanti si è lasciato Pavoletti da solo per un'ora, ma nel momento in cui si è deciso di dargli un po' di appoggio, sono arrivati goal ed occasioni; l'Atalanta è apparsa poca cosa, ma non è certo una squadra più debole del Bologna o del Carpi o di tutte quelle squadre che sono lì a 3-4 punti e con cui abbiamo perso negli ultimi tempi.
Ora il mercato, con qualche grosso dilemma: confermare il 3-5-2, affiancando a Pavoletti una seconda punta importante come Rossi, oppure andare avanti sul collaudato 3-4-3, che tante gioie ci ha dato, basandosi sugli esterni attuali, magari confermando Perotti ? Entrambi i casi offrono incognite: nel primo caso cosa ce facciamo di Lazovic, Capel e Suso ? Nel secondo......troveranno continuità di rendimento Lazovic Capel e Suso ? Perchè il problema nostro è proprio la continuità, della squadra in campionato e nella singola partita, fino ad ora sempre giocata a tempi alterni; e dei singoli giocatori, che giocano una gara si e due no.
A Gasperini la patata, ora un po' meno bollente.

Liaigh (10/1)
A che gioco giochiamo ?

Vogliamo provare a salvare il salvabile, dando il naturale supporto alla squadra fino a fine stagione, oppure vogliamo entrare decisamente nella fase di contestazione contro tutto e contro tutti, rendendo l'ambiente isterico ed ingestibile ? Dov'erano l'anno scorso quelli che ieri hanno tirato i fumogeni in campo, accompagnando il lancio col coro - devi vincere - più minaccioso che si possa produrre ? Questi saltano fuori solo quando le cose vanno male, abili a mestar nel torbido come pochi: stanno spaccando in due la gradinata, che ieri ha fatto figura forse peggiore degli undici in campo.
A volte, mi pesa dirlo, ma dall'altra parte si dimostrano più intelligenti: pensate cosa sarebbe successo se il grifo, che fin qui ha perso tanto ma sempre con dignità, avesse subito le umiliazioni delle disfatte patite da quelli di là, che accettano persino un comico come presidente e una situazione societaria basata sul trionfo del pagherò senza sapere nemmeno chi pagherà.
E allora, rimbocchiamoci le maniche, testa e cuore, che le prossime partite sono decisive per sapere che campionato faremo.

Liaigh (6/1)
Un'ora da dilettanti

Partita dai due volti, prima quello del terror panico, poi quello del grifo, arrembante e generoso. Ovvio che, per sopravvivere, si debba ripartire da quello che abbiamo visto dopo il bellissimo goal di Pavoletti, cioè una gara in cui il Grifo ha ampiamente meritato il pareggio e soprattutto ha negato a quelli là la vittoria roboante che hanno invece subito in un molto recente passato; la prima ora è stata però qualcosa di tragicomico, con una difesa fatta a fette da una squadra molto compatta e motivata intorno a due ottimi giocatori ed un fuoriclasse, ma davvero troppo tragica e comica per essere vera. Era di tutta evidenza che la paura che attanagliava i nostri li portava a sbagliare i passaggi più elementari, ed in campo vagavano dieci ectoplasmi. E' bastato però il goal di Pavoletti per svegliarli, e da lì in poi è stato un monologo rossoblu che avrebbe, come detto, meritato miglior sorte, al cospetto di una difesa, quella avversaria, che finalmente, se attaccata, mostrava tutti i limiti che sono ben noti.
Ora però la paura c'è, anche perchè l'ambiente si sta surriscaldando e la contestazione, soprattutto quella nei confronti di Gasperini, potrebbe diventare devastante per la squadra.
Per questo io chiedo per la befana, insieme a tutto il carbone che troveremo sotto al camino, due regali nella calza da parte di Preziosi: squadra in ritiro a Bergamo fin da domattina alle 8 e l'annuncio del ritiro dal mercato di Perotti (anche se ritirarlo alle 18.50 del 31 Gennaio avrebbe più gusto). Ripartire da Pavoletti, questo Suso e Perotti, con qualche periodo di riposo mentale a Burdisso e De Maio, magari riportando Izzo in difesa (che all'ala non si può vedere), potrebbe essere di aiuto per tirarsi fuori dalle secche e finire il campionato in tranquillità.

Liaigh (5/1)

Squadra comunque viva

La classifica non è bella. Però la prestazione, nei limiti imposti dalla rosa attuale, c'è stata. Certo, non è un periodo di grazia: la Roma al primo tiro in porta ha fatto goal, anche grazie all'ennesimo svarione difensivo, e Perin di fatto è stato inoperoso se non per raccogliere i due palloni in rete. Però la squadra fino alla trequarti ha giocato, anche se metterla dentro resta una chimera, e indietro non siamo proprio impermeabili. Ora rientra Pavoletti, avrà sicuramente un ricambio e l'arrivo quasi ufficiale di Suso offre qualcosa di più sugli esterni: nella prossima gara, che non è una gara qualunque, avremo in campo la formazione che ha fatto 16 punti in 9 gare, cioè una media non certo da temere la retrocessione; certamente il nostro nemico principale potrà essere l'ansia, ma se si riuscirà a liberare la testa sono convinto che non avremo grossi problemi. Diciamo che se dopo le prossime tre gare, sampdoria, Atalanta e Palermo, non saremo fuori dalla zona bollente, allora dovremo cominciare a preoccuparci seriamente.
Un'ultima annotazione riguardo alla gara di oggi: la direzione di Gervasoni non è stata certo delle peggiori, però non capisco come, a fronte dei nostri 8 rossi, la Roma non dovesse essere in dieci dalla mezz'ora, con Naingolan che ha prima commesso un fallo quasi da rosso diretto, poi un fallo volontario di mano su una ripartenza e non pago di ciò a centrocampo è andato sulla faccia del greco, dopo aver commesso fallo, come Perotti con Berardi: se non contiamo le proteste, andava espulso 3 volte nella stessa gara. 
Fateci provare una volta a noi a giocare in superiorità per almeno un'ora.

Liaigh (20/12)

Quanti erano ?

Dopo una notte insonne passata con davanti agli occhi decine di maglie grigie sche sbucavano da tutte le parti, scopro che l'Alessandria ha giocato i supplementari in dieci; non me ne ero accorto, forse anche perchè prima sembravano in quindici.

Liaigh (16/12)
La maledizione della Coppa

Era scritto: un tempo regalato, una squadra avversaria eroica e grintosissima, un portiere che ha preso anche le mosche ed una direzione di gara da maramaldo, a tratti imbarazzante; troppo nervosismo e troppa frenesia, ed il gioco è fatto. Per l'ennesima volta, e questa volta in maniera ancor più fragorosa, si esce dalla Coppa Italia; se questa sconfitta non venisse dopo tre sconfitte dolorosissime e sciagurate si potrebbe anche prendere sul ridere. Ora invece la crisi è aperta, e ci vorrà tanta pazienza per chiuderla. Il Genoa gioca solo un tempo, ad una porta, con l'unico modulo con cui può e sa giocare, il 3-4-3, dal quale spero che Gasp non voglia più derogare in favore della scommessa sbagliata che ha fatto in estate puntando su Pandev; nel secondo tempo, pur poco lucidi (e la paura ti taglia le gambe e ti offusca la mente), si è vista una squadra arrembante schiacciare l'avversario nella propria area, trovando però quattro signori in giallo, e solo uno era il portiere, che avevano deciso che di più non si poteva fare. Quando poi, nei supplementari, è finita la benzina, ci siamo resi conto che i grigi invece ancora ne avevano, ed è finita come è finita. 
Onore agli avversari ed ai loro tifosi, che hanno giocato la gara della vita e l'hanno meritatamente portata a casa. 
Noi questa sera eravamo dalla parte sbagliata della favola.

Liaigh (15/12)
Un dato impressionante (lo sapevate ?)

Con Pavoletti in campo abbiamo fatto 16 punti in 9 gare: 4 vittorie 4 pareggi di cui uno, a Udine, raggiunto dopo lo svantaggio solo dopo l'ingresso di Pavoletti nel secondo tempo, ed una sola sconfitta, proprio nell'unica gara davvero sbagliata, ad Empoli.
Fatti 14 subiti 10. Media UEFA piena.
Senza Pavoletti 7 sconfitte su 7 gare. 
Fatti 1 subiti 11 
Sono numeri impressionanti, ma non perchè Pavoletti sia il nuovo Higuain, ma perchè un centravanti con le sue caratteristiche è FONDAMENTALE per sviluppare il nostro gioco.
Non sono preoccupato.

Liaigh (14/12)
Dopo la rabbia....prevale la ragione

Ho appena visto la sintesi per la prima volta della partita col Bologna e vorrei aggiungermi allo sparuto gruppo dei difensori di Perotti! Rosso diretto per un gesto di stizza quando si ha il possesso palla è palesemente perchè qualcuno ti sta mordendo alle caviglie. E non mi pare neanche un gesto così grave. Peggio quello di Pavoletti fatto senza palla e se frutto di una reazione viene fatto a freddo per cui meditato mentre Perotti reagisce nell'immediato a un contatto.
Comunque va così! Siamo campioni soprattutto nel mugugno, è più forte di noi. Se avessimo C Ronaldo pretenderemmo Messi, e se avessimo Messi vorremmo Ronaldo! Perotti non è nessuno dei due ma sperare che un giocatore così se ne vada dal Genoa... non so neanche cosa dire. Ma c'è ancora chi si lamenta di Gasperini, quando speravo che dopo i fischi di Empoli, e il successivo campionato  ci sarebbe stato almeno un periodo di silenziosa vergogna, invece niente !
Il punto è che la classifica inizia a spaventare ma mi sembra anche il caso di tenere alcuni punti fermi:
					- Il genoa gioca bene. Vorrei vedere chi può negarlo, e per giocar bene intendo produrre gioco utile al risultato, anche se il vero problema è la finalizzazione! A parte un paio di partite!
					- La rosa non è completa ma quasi! So che molti non la pensano così ma mi pare che a parte l'evidente cratere creato da Pandev e dall'insistere a farlo giocare, per il resto si sono confermati o presi buoni giocatori.  il problema è che si segna poco ma invito chi ha più tempo di me a fare una classifica che contempli solo le partite giocate con Pavoletti.
					- La classifica: per ora l'unica cosa positiva, siamo onesti, e che stiamo scivolando in basso in due. Va detto che però è una classifica corta e la verità è che siamo a 6 punti dalla parte sinistra che sarebbe quello a cui si aspira. Spero che il tifoso capisca che il suo compito ora è quello di tifare per aiutare il Genoa e non creare tensione, ma non sono molto ottimista. Aggiungo che se l'anno passato girava una classifica che contemplava gli errori arbitrali quest'anno ci vorrebbe quella delle sconfitte immeritate, perchè la verità è che abbiamo lasciato un sacco di punti (più di 6!) dove per ciò che si è visto in campo il risultato poteva benissimo essere più favorevole. Ma nel calcio conta il risultato finale, giustamente.
					- Pandev: non mi piaceva, non mi è piaciuto ma non lo crocifiggerei, nel senso che non sempre va bene col mercato e c'è sempre gennaio..... l'importante è NON insistere! Mi pare l'unico posto dove intervenire a gennaio.
					- Arbitri: Parliamone, se Preziosi non piace perchè è maneggione ha i compagni di merende sbagliati.
Facile da fuori criticare le reazione dei giocatori ma se tu senti che il metro di giudizio non è equo ti girano le balle punto è basta. Questo è capitato in moltissime partite e mi pare che a parte che col Sassuolo sia riuscito a incidere, visto che possiamo vantare già otto espulsioni otto, alcune delle quali veramente imbarazzanti. 
					
Secondo me non è ancora il momento di fasciarsi la testa... aspetterei almeno un paio di partite 
Massimiliano (da IT.SPORT.CALCIO.GENOA)  (14/12)

 
E in coppa ?

Siamo convinti che sia il caso di schierare Perotti in Coppa Italia ? 
Intanto, a caldo, non può essere sereno per quello che ha fatto; e poi, forse, un segnale di rigore da parte della società per il palazzo, con tanto di comunicato ufficiale di non convocazione, non sarebbe male, visto che siamo additati come la squadra violenta che in realtà non siamo.
Come dite ? Allora anche Pavoletti......beh, l'ho già scritto, Pavoletti ha sbagliato, ma ciò è umano ed è cosa ormai vecchia; Perotti invece ha perseverato, ed è cosa ben più grave, notoriamente diabolica.

Liaigh (13/12)
Follia pura

Commentare una gara come questa è molto difficile. Un Genoa che, non ostante le ben note difficoltà di formazione - strutturali, sia ben chiaro...pensare che Pavoletti reggesse da solo l'attacco per tutto il campionato era una follia - gioca e crea nitide occasioni da rete senza subire quasi nulla, di fronte ad una squadra che è venuta a Marassi col solo scopo di non prenderle rinunciando di fatto a qualsiasi velleità offensiva, non doveva e non poteva perdere una gara come questa, ed il pareggio, pur stretto, in questo momento sarebbe stato se non d'oro sicuramente d'argento.
Invece siamo riusciti nella titanica impresa di perderla.
Troppo grave l'espulsione di Perotti, ben più di quella di Pavoletti, non fosse altro che perchè recidiva sia di squadra che di persona. A quel punto il Bologna ha provato a mettere la testa fuori dal guscio ed ha colto tre punti che loro stessi dichiarano essere immeritati, anche se non so fino a che punto, visto il nostro ennesimo suicidio.
Ora la situazione è tesa: si va verso una trasferta a Roma sulla carta impossibile, senza una punta degna di tale nome e senza Perotti, e poi verso un derby che rischia di essere il più brutto degli ultimi anni; in mezzo la gara di Coppa Italia, obiettivo dichiarato di stagione, in cui però, visto l'avversario, c'è solo da perdere.
Adda passà a nuttata, come direbbero i fratelli partenopei, ma digerire questa sconfitta ed il gesto di Perotti è veramente difficile.

Liaigh (12/12)

Perotti

Inammissibile il suo gesto, sicuramente, come dicevo, ancora più grave di quello di Pavoletti. Tanto incredibile da pensare che sia voluto.
Quest'anno il nostro non ha certo reso come l'anno scorso: qualche dribbling, fine a se stesso, musi lunghi spesso e episodi come questo fanno pensare. Non è soddisfatto ? Voleva andare a Milano ? Che vada, ma non adesso: a fine campionato, dopo aver fatto panca per 6 mesi, se lo vorranno ancora. 
E che non pensi di anticipare le vacanze in Argentina: al Pio a scopare i corridoi anche il giorno di Natale deve stare.

Liaigh (12/12)
Lievi e spuntati

Fare punti a Milano non era facile: l'Inter di quest'anno è squadra che non gioca certo bene, ma è molto solida in difesa ed ha giocatori che nei 90 minuti qualche prodezza prima o poi la infilano. Così è andata. Di fatto abbiamo assistito ad un tiro in porta per uno, e ad una prodezza di Liaijc su punizione, specialità della casa, che ha risolto la gara. Se Costa avesse avuto la possibilità nel finale di tirare la punizione, che vergognosamente non è stata assegnata, forse avrebbe potuto emularlo, chissà; sarebbe finita in parità una gara senza che nessuno potesse lamentarsene.
Però per noi fare goal adesso è molto difficile: siamo troppo leggeri ed inconsistenti in avanti, ed anche a centrocampo abbiamo perso troppo spesso dei contrasti, soprattutto in uscita dalla difesa, per mancanza di chili e centimetri. Lazovic Gakpe e Perotti poi sembravano sbattere sistematicamente contro un muro di gomma; la mancanza di Pavoletti in questo momento è determinante, non tanto e non solo per le qualità sotto rete, ma soprattutto per la capacità che ha, sportellando, di portarsi dietro un paio di difensori e di lasciare spazi agli esterni ed ai centrocampisti. Quattro gare, di fatto, senza di lui, saranno difficilissime da affrontare, e bisognerà cercare di raccattare quello che verrà in attesa di tempi migliori; per il girone di ritorno poi sarà fondamentale avere un cambio in panchina, oltre al giovane brasiliano che potrebbe anche essere un boom, tutti lo speriamo, ma che è ancora troppo giovane. E se poi proprio Gasp il greco non lo vede, allora serve anche un centrocampista fisicato da mettere lì in mezzo quando Costa arranca.
Buona la prova della difesa; la squadra comunque è viva. La classifica, che dopo sabato sera avrebbe potuto essere molto brutta, alla domenica ci ha strizzato un occhio. Il Bologna però fa paura, ed io in questo momento cercherei prima di tutto di non prenderle.

Liaigh (6/12)

Cherchez la femme

Domenica, direttamente allo stadio, cercavo su internet possibilità di malumori preesistenti tra Pavoletti e Gagliolo, che potessero giustificare un comportamento simile da parte di Leo. Lì per lì non ho trovato nulla.
Apparentemente infatti avevano vite distinte, uno di Livorno, uno di Imperia, nessun incrocio tra Sassuolo e Carpi (quando il Carpi salì in B Pavo a Sassuolo non c'era), se non la vicinanza.
Poi però, spulciando e ricordando che Pavo non ha giocato sempre a Sassuolo, qualcosa ho trovato:

10 Maggio 2014, gara Varese - Carpi, Pavoletti ammonito all'11 per un'entrataccia "sul difensore del carpi" (fonte varesesport.it).

Un uccellino poi mi ha detto (vox populi, vox dei) che gli scazzi erano ancora precedenti, quando nel 2012 uno militava nel Sassuolo e l'altro già nel Carpi: allora si dice che, in quel di Modena, e non sul campo, una sera...successe qualcosa che li mise lievemente uno contro l'altro.

Ora, pensando male si fa peccato, ma non sarà che domenica, pronti via, il buon Gagliolo (figlio di....madre svedese) abbia ricordato al nostro qualcosa di simile a quello che ricordò Materazzi a Zidane ? Cherchez la femme......

Liaigh (2/12)
You'll never walk alone

E' stato emozionante vedere e sentire lo stadio intero cantare oggi quella grande canzone senza l'accompagnamento di sottofondo: credo significhi che ormai a buon diritto fa parte della nostra storia, come "Un cantico per il Grifone".
Del resto in Europa sono diverse le squadre che lo hanno fatto proprio: Liverpool, Celtic, Feyenord. 
Noi arriviamo buoni ultimi, però possiamo vantare fiere origini inglesi e l'interprete più famoso del pezzo, Frank Sinatra, che notoriamente era genoano al punto da aver chiesto di essere sepolto con la cravatta rossoblù. 
Non è da tutti, altri per esempio hanno solo Rino Gaetano.

Liaigh (29/11) 
Attimi di follia, roba da grifo

Come è possibile in un attimo rovinare una partita, una reputazione ed un intero segmento di campionato ? Evidentemente per noi è possibile, questo ed altro.
La gara non l'abbiamo vinta perchè in 10 contro 11 per 90 minuti, ai nostri fondamentali ritmi, in serie A non la puoi vincere nemmeno contro una squadra infinitamente più scarsa; e poi l'abbiamo persa perchè le sostituzioni non hanno reso quanto si sperava, e sono entrati in campo due giocatori che in realtà non sono mai stati in partita.
Nel momento in cui si poteva fare il salto di qualità, l'abbiamo fallito; però la squadra c'è, alcuni elementi stanno cominciando a rendere il giusto (Lazovic, Gakpe, Ansaldi) ed altri si stanno confermando. Finche il fisico ha retto abbiamo cercato in tutti i modi di segnare ancora, non ostante l'inferiorità; e ancora alla fine ci abbiamo provato, ma la giornata era evidentemente nata storta.
Parlando di arbitro.....espulsione di Pavoletti incontestabile (anche se mi domando perchè gli arbitri di fondo servono solo per metterlo sotto la coda a noi mentre in altre gare sono sempre spettatori non paganti), ma non capisco come mai analoga gomitata volontaria di Matos sia stata punita solo col giallo; come dite ? Per Pavoletti la palla era lontana ? Cosa vuol dire ? Era comunque un'azione di gioco, e Pavoletti ha sgomitato per raggiungere un cross, esattamente come Matos. Non si tratta certamente di una gomitata proditoria a gioco fermo per ritorsione o reazione. Misteri dell'uniformità di giudizio.

Liaigh (29/11) 
 
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