Genoa Club Vattene

Principe Myskin

 

  

Si tranquillizzino coloro che si sentiranno inevitabilmente offesi da questo articolo, certamente alquanto urticante e oltraggioso e scritto in un momento d'ira: l'Autore, che se ne assume tutte le responsabilità a titolo strettamente personale, è infatti seriamente intenzionato a far sì che questo sia l'ultimo che scrive (almeno fino alla fine di una bella vacanza).

 

 

Indubbiamente richiedere razionalità ai tifosi di una squadra di calcio sarebbe eccessivo (e, del resto, io e i pezzi che scrivo sono la prova lampante del contrario). Forse meno irrealistico sarebbe chiedere un fondo di coerenza.

Mi accontenterei anche di meno, che almeno si conservasse il senso del ridicolo (che è cosa assai diversa e meno nobile del comico) e della vergogna.

Per il mio personalissimo gusto come Genoani ora siamo scesi ancora e parecchio al di sotto.

Non è stato evidentemente sufficiente fare una Festa per la Promozione non ostante lo scoppio dello scandalo combine, aprire una cambiale in bianco a un presidente bambino incendiandosi al suo "io non mollo", andar dietro a tutte le più strampalate allucinazioni di complotti, anche contro l'evidenza.

Dovevamo anche fare il capolavoro di esporre nella stessa partita uno striscione inneggiante alla cessione della squadra da parte dell'attuale proprietario (per gli stessi fatti per cui poche settimane prima lo si doveva difendere sino alla morte,: boia chi nutriva qualche perplessità !) e uno che ne interdisce l'acquisto (agli industriali genovesi, bontà degli estensori).

Si tratta certamente di una strategia studiata a tavolino e con il manuale Cencelli per pilotare abilmente le sorti del Genoa. Peccato che nessuno si fermi mai a riflettere sul fatto che, se il Genoa (e Genova) non vince praticamente nulla da 80 anni (da secoli) e l'unica cosa che non è cambiata sono gli atteggiamenti dei tifosi (dei genovesi), forse non è un caso.

Chi non riconosce i propri errori è condannato a ripeterli.

Hanno ragione, insomma, quelli che dicono che i  presidenti e i giocatori passano e solo i tifosi restano.

Quello che nessuno ha mai avuto il coraggio di chiedere è se sia un bene.

Comunque sia, per celebrare adeguatamente questa verità propongo, a puro titolo personale, di fondare il club che meglio riassume la genoanità e che ancora mi pare manchi: Il Genoa Club Vattene.

 

Comincio a dare il buon esempio e per primo me ne vado io (e il mio abbonamento di Gradinata Nord, che già è stato di mia mamma e prima di mio nonno, finisce nella spazzatura).

 

 

Genoa 25 settembre 2005

Principe Myskin