Luci e ombre

 

Eh belin, certo che un titolo un po' più originale potevo anche trovarlo per il ritorno al commento a favore dei miei cinque lettori; poi ho deciso di lasciarlo intatto, perchè dopo una vittoria come quella di oggi sia chiaro fin dal titolo che c'è ancora da lavorare. Una vittoria meritata, peraltro (soprattutto nella misura in cui è meritata la sconfitta della Lazio), che porta un po' di serenità in un ambiente che, come al solito avvezzo agli isterismi, si era lasciato andare allo sconforto dopo una prova al di sotto delle attese con l'Atalanta, che come si è visto oggi è squadra in discreta forma. Sulla gara ha influito in maniera determinante il ragazzino cileno, che, come si suol dire, ha spaccato la partita con quello slalom a centrocampo che ha fatto come farebbe tra i cinesini in allenamento, ed ha ridato fiducia ad una squadra che fino a quel momento appariva depressa ed abulica. Allora sono venuti fuori i valori, Kucka ha cominciato a correre, Palacio non aveva mai smesso, e tutti hanno fatto la loro parte, portando in fondo una gara vincente in trasferta come da anni non vedevamo, che con Gasperini e quell'arbitro nel finale avremmo preso sicuramente il goal, e con Ballardini in vantaggio in trasferta non ci andavi proprio mai.

Ora cominciamo da qui, noi e l'allenatore: e' importante trovare una quadratura, che, al di la' del brillante secondo tempo, davanti comunque ad una Lazio gia non eccezionale e poi scomparsa, di cosette da rivedere ce ne sono ancora parecchie. In difesa si balla troppo, e troppo spesso si viene infilati in velocità. Probabilmente dipende dallo stato di forma dei granatieri che abbiamo dietro, ma forse dipende anche dal fatto che se giochi col trequartista (o con due esterni di centrocampo sulla linea delle punte, come fino al primo goal subito contro l'Atalanta) quest'ultimo deve essere uno che davvero fa la differenza in attacco, perchè se non è così, e chi ricopre quel ruolo non spaventa nessuno, poi va a finire che in fase difensiva a centrocampo ti trovi sempre con un uomo in meno, e gli avversari arrivano da tutte le parti. Credo insomma che sia una questione di equilibrio da trovare tra i reparti, di una coperta di cui sistemare la lunghezza, che l'intelaiatura di base, in attesa di scoprire Ze Eduardo, secondo me c'è già tutta.

Avanti così quindi, con umiltà e tranquillità, e probabilmente riusciremo a levarci qualche altra soddisfazioncina come quella di oggi.

 

Pagelle (quelle seriose, per quelle belle si aspetta la vena del Principe)

 

Frey 7 : impegnato una sola volta, se la cava egregiamente. Altro non doveva fare, quindi voto alto.

Mesto 6 : il solito generoso arruffone, senza lode e senza infamia.

Dainelli 6,5 : lui è il vero regista della difesa, che però nel primo tempo un po' balla.

Kaladze 6 : ancora un po' redeno.

Antonelli 4,5 : non mi è piaciuto, spero possa fare molto di più in difesa. Al momento, almeno in trasferta, metterei Moretti.

Seymour 6,5 : lavoro oscuro il suo, come si conviene al suo ruolo, una vita da mediano. Di palloni comunque ne ruba parecchi.

Veloso 7 : di lui si dice abbia "classe cristallina", e le amnesie dell'anno scorso stanno diventando un ricordo. Se qualcuno chiama il passaggio in profondità la palla arriva quasi sempre.

Kucka 5 : ma come, ha fatto uno splendido goal.....è vero, ma si è svegliato dal letargo un secondo prima. Deve dare di più.

Constant 4,5 : si vede solo quando si mangia due goal fatti

Palacio 8 : del resto Zarate per Moratti è stato un ripiego

Caracciolo 6 : nella morsa di Biava e Dias, in una squadra che giocava per lo più di rimessa, fa quello che deve: incide poco, ma spizzica qua e là e si prende qualche fallo.

 

Grandqvist 6,5 : ci si può contare.

Jorquera 7,5 : non può avere lo stesso voto di Palacio, ma quello slalom in mezzo ai birilli valeva da solo il biglietto.

Pratto 5,5 : lui non è certo un centravanti, ma oggi rispetto alla gara scorsa sembrava anche un pesce fuori dall'acqua.

 

Orsato 5 : quando ha visto la Lazio in difficoltà ha provato a mettere il campo in discesa, ma era troppo tardi e non è servito a niente. Incomprensibile il fallo e l'ammonizione a Kaladze, troppi 7 minuti di recupero, da rivedere quei due fuorigioco nel finale.

 

Genoa, 18 Settembre 2011

Liaigh