Non ci sono ultime spiagge

La partita di ieri ha dimostrato, se ce n'era ancora bisogno, che questa squadra può giocarsela con tutti, anche con i primi della classe; questo significa che abbiamo davanti 11 partite, con 33 (trentatre) punti in palio, che sono tutte uguali, e tutte da affrontare allo stesso modo, con intensità e cattiveria agonistica, come fatto fino ad ora, e magari con un po' più di precisione davanti alla rete e, non guasterebbe di sicuro, uno sguardo un po' più benevolo da parte della sfiga.

Se poi alla fine saremo retrocessi, mi par di capire che il popolo rossoblù saprebbe metabolizzare l'evento, avendo finalmente ritrovato l'orgoglio di tifare per una maglia indossata da dei veri guerrieri del pallone, che avranno lottato come leoni fino alla fine; e pazienza se poi alla fine arriverà davvero l'ultima spiaggia, che però sarà solo una, quella della matematica.

Fino ad allora non esistono altre gare da dentro o fuori.

Dagghe zena, in fondo siamo gente di mare, e alle procelle siamo ben avvezzi.